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    Caro Bastoni, lei ci sopravvaluta: abbiamo perso da mò la capacità d'inventare

    Caro Bastoni, lei ci sopravvaluta: abbiamo perso da mò la capacità d'inventare

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    Caro Alessandro Bastoni, lei ci sopravvaluta. Lo fa al punto tale da renderci un pizzico di quell'orgoglio che nel mestiere ha battuto in ritirata da illo tempore e non accenna a tornare indietro. E a questo punto vogliamo sperare che la sua dichiarazione di ieri sera non sia stata condizionata dall'emotività di un dopo-partita andato male, segnato dalla sconfitta pesante e in parte inattesa sul campo della Lazio. Perché davvero ci rincrescerebbe scoprire che, a mente fredda, certe cose non le avrebbe dette. E invece le chiediamo di ripeterle dopo ogni partita, magari anche in mezzo alla settimana, ché male a noi non fa.

    Come avrà capito, il nostro commento si riferisce a quanto da lei dichiarato riguardo al suo collega di reparto difensivo interista, Milan Skriniar. Che lei dice di vedere sereno, non certo turbato dalle voci di calciomercato che secondo il suo parere non sono poi così realistiche perché “a volte i giornali inventano”. E ci permetta intanto di sottolineare con piacere e con qualche curiosità quel riferimento che un giovane come lei fa ai “giornali”. Che sono ormai un oggetto prossimo a cadere in disuso, roba da boomer che proprio non vogliono rassegnarsi a perdere la dimestichezza col manufatto cartaceo.

    Ma è ovvio che lei si riferisse in generale al sistema dell'informazione. Che le assicuro continua a essere una bestia particolare, ma ormai ha perso anche la facoltà d'inventare. Anzi, rischia sempre più spesso che siano altri a inventare al posto suo, e di fare da grancassa per fake news di ogni foggia e dimensione. Le assicuriamo che almeno la potessimo tenere noi, la sovranità delle fesserie messe in circolazione per il sistema informativo. E invece no, mettiamo in giro quelle fabbricate da altri e va a finire che ce ne dobbiamo pure addossare la responsabilità. Becchi e bastonati.

    Ma in fondo lei il meccanismo dovrebbe conoscerlo. Sa cosa significa essere dentro un filone di mercato. Di quelli in cui un giorno si parla di un trasferimento al Tottenham, un altro di Manchester (City o United, faccia lei) e un altro ancora di Chelsea. E poi invece va a finire che magari rimani all'Inter con contratto rinnovato e esageratamente incrementato. E chissà chi era mai a inventarsi quelle voci, nei giorni in cui il suo procuratore Tullio Tinti girava per le strade di Milano circondato da un codazzo di cronisti manco fosse Salma Hayek. Una roba da romanzaccio di Serie Z, da scadente invenzione letteraria. Purtroppo la realtà, e noi “dei giornali” eravamo lì a alimentarla anziché inventarla. Questo e soltanto questo siamo ormai capaci di fare. Ma lei continui pure a attribuirci poteri che non abbiamo più. È gratificante.

    @pippoevai

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