Carlo Mazzone:| 'Indietro nei settori giovanili'
'Quando ero allenatore io non avevo paura di lanciare i giovani. Ricordatevi l'esordio di gente come Giovanni Galli, mandato in porta senza il timore di guardare la sua carta d'identità. Oggi invece in Italia siamo indietro nei settori giovanili, e lo penso facendo un paragone molto semplice con la Spagna, dove Guardiola nel Barcellona mette in campo, anche in partite molto importanti, i giovani della Cantera blaugrana'. Carlo Mazzone, ospite ai microfoni di Radio Toscana, torna sulla crisi di un calcio italiano che, come dicono in molti - a cominciare dal responsabile delle Nazionali giovanili azzurre Arrigo Sacchi - dovrebbe ripartire dai giovani.
'Abbiamo fortemente rallentato non solo nella politica sui giovani, ma anche negli investimenti da questo punto di vista - ha aggiunto il tecnico trasteverino -. In questo senso però vedo un'inversione di tendenza, e mi piace molto la paura che non ha, da questo punto di vista, Cesare Prandelli. Cassano? Gli faccio il mio in bocca a lupo. Ho avuto molta paura per lui e devo dire che, nonostante la carriera turbolenta che ha fatto, è sempre stato un po' sfortunato. Delio Rossi a Firenze? Gli auguro il meglio e spero sappia riportare entusiasmo fra la gente viola, che merita tutto il meglio. Mi dispiace però per Mihajlovic, che ha dato tutto se stesso per il lavoro a Firenze, anche se non ha avuto la fortuna dei risultati in molte circostanze. Un mio ritorno in panchina? Faccio il mio in bocca al lupo a Gigi Simoni, gli sono affezionato, ma io sono in pensione da tempo e rispetto a lui mi sono mosso molto di più, e ho vissuto forse con maggiore intensità le varie esperienze da tecnico’.