Carica Santon:|'Sono uno da Cesena'
A diciassette anni debutti all’Inter in prima squadra, vivi per tre stagioni e mezza alla corte nerazzurra e tra i tuoi migliori amici c’è uno che si chiama Mario Balotelli. Per tutti sei il giovane da tenere d’occhio, il ct della nazionale maggiore Lippi dice di te che sei un predestinato, e capita che ti facciano pure capitano della Nazionale azzurra under 21. Poi al fotofinish del mercato invernale spunta l’affare Nagatomo: si va a Cesena.
Si dice che il giovane Davide Santon abbia sbuffato un po’ all’idea di lasciare Milano, tanto che in molti nutrono qualche dubbio sul fatto che l’azzurrino possa mettere testa e cuore nella vicenda bianconera. Anche il tecnico Ficcadenti, meno di una settimana fa, ha dichiarato di voler vedere un Santon più “provinciale”: in gruppo vuole gente pronta a sporcarsi i calzoncini nel fango della zona salvezza.
Santon, Ficcadenti la vorrebbe più calato nella realtà di provincia, pronto alla battaglia per rimanere aggrappati al treno della serie A. Cosa risponde? "Prima di arrivare all’Inter ho giocato in realtà diverse, a Ravenna per esempio, lontano dal blasone delle grandi squadre. Mi sono fatto le ossa, sono abituato a lottare in campo. Poi per il fatto di essere timido e riservato qualche volta sembra che me la tiri, invece sono pronto a lavorare sodo e coi piedi ben piantati a terra".
A gennaio quando è arrivato a Cesena il vento girava ancora bene, poi la zona d’ombra della classifica si è fatta sempre più vicina. C’è stato un momento in cui le è balenato in testa il pensiero di aver fatto la scelta sbagliata? "No, non ho mai avuto dubbi sulla mia decisione. Per me è un’occasione importante per crescere, non posso che essere contento di stare qui. Sapevo che sarebbe stata dura, non mi aspettavo nulla di diverso. Ora il mio unico obiettivo è di aiutare il Cesena a salvarsi".