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Caressa shock su Calciopoli: 'La Juve chiese la mia testa e quella di Bergomi'
SULLA RICHIESTA DI LICENZIAMENTO - "Dopo che noi affrontammo l’argomento in telecronaca dicendo che due rigori non erano stati concessi, arrivò una telefonata all’allora amministratore delegato di Sky dalla dirigenza della Juventus che urlando chiedeva la mia rimozione e quella di Beppe Bergomi. Questa cosa accadde sotto Natale e lui stesso durante il cocktail ci disse di ricordarci che noi siamo Sky e siccome diamo noi i soldi alla Juventus per i diritti, magari un giorno chiederemo noi di decidere il loro allenatore ma loro non decideranno mai su quello che deve fare Sky. Questo fa capire che forza servisse in quel momento per resistere ad alcune pressioni. Il giorno dopo successe che sulla prima pagina del Corriere della Sera, ci furono due colonne di attacco nei confronti miei e di Bergomi dicendo che Cipriani stesso aveva detto che i rigori c’erano, mistificando la realtà in una maniera ignobile. Non dico il nome del giornalista per rispetto, ma dopo uscì che era colluso con queste persone quì. Era un momento molto complicato, si avvertiva questa pressione. E’ scoppiato tutto perché qualcuno ha voluto fare più di quello che era concesso. Un po’come Tangentopoli nel ’92…”.
CLAMOROSO - Caressa a tutto campo su calciopoliVideo CLAMOROSO che ci manda un nostro lettore da un incontro universitario con Fabio Caressa avvenuto oggi Caressa parla a tutto spiano di calciopoli, del sistema Moggi e delle minacce che ricevette dalla dirigenza bianconera per aver detto in TV che mancavano due rigori al Bologna. Ascoltate in particolare la parte di come la Juventus tentava di influenzare e manipolare l'opinione pubblica tramite mistificazioni giornalistiche. Il video dura cinque minuti, sentitelo tutto, se potete, perché sono dichiarazioni molto forti.
Pubblicato da Ruttosporc su Giovedì 6 aprile 2017