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    Juve, non si trattano così Buffon e Del Piero

    Juve, non si trattano così Buffon e Del Piero

    • Xavier Jacobelli

    La vittoria sulla Roma continua ad avere effetti taumaturgici sulla Juve: dopo essere stato tenuto sulla graticola per settimane, improvvisamente Delneri non è più un allenatore a rischio, ma si parla addirittura di una sua conferma; le critiche al gioco sembrano essere diventate secondarie; le tabelle per entrare in Champions League si moltiplicano; i piani di mercato spuntano come funghi.

      Tutto bene, perchè Dio solo sa quanto il calcio italiano abbia bisogno di una grande Juve, di una Juve di nuovo stabilmente ai vertici, capace di coniiugare lo spettacolo ai risultati, dopo essere stata rasa al suolo dal calciopoli. Ma c'è un ma. Anzi due. Si chiamano Alessandro Del Piero e Gianluigi Buffon. Il contratto del Capitano è in scadenza il 30 giugno, l'interessato ha dichiarato testualmente di essere pronto a firmare in bianco per un altro anno, quindi ad accettare anche la riduzione dell'ingaggio eppure la fatidica ufficializzazione dell'accordo non è ancora arrivata. Perchè?


      Dopo i disastri che ha combinato quand'era uno e trino (presidente-amministratore delegato-direttore generale), Blanc è rimasto al suo posto (e, fortunatamente, si occupa solo di stadio) mentre il totem della Juve, l'uomo simbolo, il recordman di gol e di presenze viene tenuto sulla corda in questo modo. Ma a chi dà fastidio Del Piero dentro la Juve? E lo dà anche Buffon? E perchè? La società vuole cederlo? Allora lo dica forte e chiaro, anche per un'elementare questione di rispetto nei confronti del capitano della Nazionale. Uno che, come Del Piero, è rimasto in B mentri altri scappavano come topi mentre la nave affonda. Uno che, a 33 anni compiuti il 28 gennaio scorso, è rimane fra i migliori portieri del mondo e che, evidentemente, ha soltanto bisogno di giocare per riguadagnare la condizione migliore, dopo sette mesi di assenza causa operazione alla schiena e laborioso recupero.

      Del Piero e Buffon sono la spina dorsale della nuova Juve, parzialmente da rifare alla luce delle cantonate prese sul mercato (12 milioni per il cartellino di Martinez; 15 milioni da versare all'Udinese per Pepe e Motta). Scaricare o sopportare l'uno e l'altro significa costruire la squadra sull'argilla. La frana è assicurata.


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