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Capolavoro Giroud, ma il Milan piace solo dalla cintola in su e i nuovi non girano. Maldini un gol storico
ILLUSIONE SPEZIA - All’inizio tutti gli occhi dei tifosi rossoneri, e non soltanto di suo papà Paolo, sono puntati sull’illustre “ex” Daniel Maldini, preferito a Verde come spalla di Nzola in attacco. I primi pericoli per Tatarusanu arrivano però da due difensori. Kiwior e subito dopo un altro “ex” Caldara costringono il sostituto di Maignan a due difficili respinte ravvicinate. Evitato il gol, il Milan capisce che non si può snobbare lo Spezia e dopo un quarto d’ora incomincia a giocare, schiacciando la squadra di Gotti nella propria area di rigore. E’ un assedio in piena regola al quale partecipano quasi tutti, tranne lo svagato Origi preferito a Giroud nell’ambito di un robusto turnover in base al quale, rispetto alla formazione iniziale contro il Salisbuirgo, si rivedono Gabbia in difesa al posto di Kjaer al fianco di Tomori, Krunic al posto di Tonali come secondo centrale al fianco di Bennacer e Diaz sulla trequarti al posto dello stesso Krunic.
THEO E IL VAR - Proprio Krunic, che si conferma un prezioso jolly, con l’unica macchia di una inutile entrata fuori tempo da cartellino giallo, colpisce l’incrocio dei pali. Oltre a lui sfiorano il gol prima Tomori, poi Diaz e infine Messias che esaltano i riflessi del bravissimo Dragowski. Sembrano i segnali di una partita stregata, ma non è così, perché dopo 21’ Theo Hernandez, smarcato da un lancio chirurgico di Bennacer, controlla di petto e infila di sinistro il pallone del meritato 1-0. Prima di avere la certezza della validità del gol, per un suo presunto fuorigioco, bisogna però aspettare quasi 5’ perché tra lo stupore generale l’arbitro Fabbri ripete testualmente a tutti: “c’è un problema al Var”. Risolto quello, il Milan può festeggiare, anche se non smette di correre rischi.
DIFESA BALLERINA - Come una affascinante sirena, la squadra rossonera piace soltanto dalla cintola in su. E così, dopo avere sofferto all’inizio, trema ancora in più di una occasione, confermando i dubbi sulla tenuta della propria difesa, poco protetta dai centrocampisti e dagli stessi attaccanti che non rientrano mai, a cominciare da Leao. Non a caso Caldara impegna nuovamente Tatarusanu di testa e poco dopo Nzola grazia il portiere rossonero uscito fuori tempo, calciando a porta vuota. Errori da una parte e sfortuna dall’altra perché allo scadere del primo tempo il Milan colpisce la seconda traversa con Leao e quando il pallone torna in campo soltanto Amparu respinge sulla linea la conclusione a colpo sicuro di Krunic.
FAVOLA MALDINI - Nell’intervallo Pioli decide di rilanciare Tonali, sacrificando Benaccer, già ammonito. Giroud, invece, rimane ancora in panchina ma finalmente Origi prova a non farlo rimpiangere perché la prima conclusione della ripresa è sua, bloccata da Dragowski bravo ad allungarsi sul diagonale del francese. Sembra l’inizio di un’altra partita per lui e per il Milan. Invece è l’involontario prologo a una nuova favola del calcio, perché proprio Daniel Maldini dalla sinistra infila Tatarusanu sul palo opposto firmando un gol che vale doppio: per la storia perché è il primo di un Maldini contro il Milan e per la cronaca perché è il primo quest’anno dello Spezia in trasferta.
TONALI E IL VAR - Manca più di mezz’ora alla fine e i rossoneri hanno tutto il tempo per tornare in vantaggio. Sembra che ne bastino 6’ per farcela, ma il gran gol di Tonali che gira al volo dalla lunetta un cross di Origi viene annullato con grande ritardo dal Var, che segnala all’arbitro Fabbri un precedente fallo di Tomori su Nzola. Tra le proteste rossonere, nessuno quasi si accorge dell’uscita di Maldini, rilevato da Verde. Più evidente, per l’ultimo quarto d’ora abbondante, il triplo cambio di Pioli, che rilancia Rebic, De Ketelaere e Giroud, rispettivamente al posto di Messias, Diaz e Origi.
CAPOLAVORO GIROUD - Il tempo che passa è un alleato dello Spezia che sfrutta gli spazi a disposizione per impegnare Tatarusanu con Verde e così il Milan si innervosisce, vittima della frenesia. Fioccano i cartellini gialli per Giroud, Messias ed Hernandez, che essendo diffidato salterà la trasferta di martedì a Cremona. Ma soprattutto, quando manca poco al 90’, fiocca il pareggio di Giroud che realizza un autentico capolavoro girando al volo in acrobazia un cross di Tonali. Malgrado i suoi 36 anni, però, commette una leggerezza da diciottenne perché si toglie la maglia ed essendo ammonito da poco si prende il cartellino rosso, lasciando il Milan in dieci nei 5’ di recupero e soprattutto saltando anche lui per squalifica la partita contro la Cremonese. Un vero peccato perché tra i tanti volti nuovi dell’estate è ancora lui il miglior acquisto del Milan.
IL TABELLINO
Milan-Spezia 2-1( primo tempo 1-0)
Marcatori: 21’ pt Hernandez (Mil), 14’ st D.Maldini (Spe), 43’ st Giroud (Mil)
Assist: 21’ pt Bennacer (Mil)
MILAN (4-2-3-1): Tătăruşanu; Kalulu, Gabbia, Tomori, Hernández; Bennacer (dal 1’ st Tonali), Krunić; Messias (dal 26’ st Rebic), Díaz,m (dal 26’ st De Ketelaere) Leão (dal 41’ st Thiaw)Origi (dal 26’ st Giroud) A disp.: Jungdal, Mirante; Ballo-Touré, Kjær, Thiaw; Adli, Bakayoko, Pobega, Tonali, Vranckx; De Ketelaere, Giroud, Rebić. All.: Pioli.
SPEZIA (3-5-2): Drągowski; Ampadu, Caldara, Kiwior; Holm, Bourabia (dal 24’ st Ellertson), Ekdal, Agudelo (dal 24’ st Hristov), Amian (dal 9’ st Reca) Maldini (dal 24’ st Verde), Nzola. A disp.: Zoet, Zovko; Ferrer, Hristov; Beck, Ellertsson, Nguiamba, Reca, Sala, Sher; Sanca, Strelec, Verde. All.: Gotti.
Ammoniti: 40’ pt Bennacer (Mil), 17’ st Messias (Mil), 28’ st Ampadu (Spe), dal 36’ st Ellertson (Spe), 37’ st Hernandez (Mil), 37’ st Nzola (Spe), 37’ st Giroud (Mil), 42’ st Caldara (Spe), 47’ st Tonali (Mil).
Espulsi: 45' st Giroud per doppia ammonizione (Mil).