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    Capitano di tutti e antidoto perfetto a Lukaku: Chiellini e l’ultimo dubbio di Mancini verso il Belgio

    Capitano di tutti e antidoto perfetto a Lukaku: Chiellini e l’ultimo dubbio di Mancini verso il Belgio

    • Andrea Barbuti
      Andrea Barbuti
    Domani inizia sul serio il nostro Europeo. Dopo Turchia, Svizzera, Galles e Austria torniamo finalmente a misurarci contro una squadra sulla carta alla nostra altezza, se non più forte. Come lo era stata cinque anni fa in Francia (in quel caso era l’esordio), la nazionale che ci dirà chi siamo sarà il Belgio. Come cinque anni fa non partiamo coi favori del pronostico, una delle poche cose che non sono cambiate in questo lasso di tempo. L’altra è che a guidare la difesa ci sarà sicuramente Bonucci. Poi ce ne potrebbe essere una terza, la presenza di Chiellini, che però è ancora in dubbio. Infine, speriamo in una quarta, il risultato, ma per quella dovremo aspettare almeno 90 minuti in più, 90 minuti di tensione, di apnea, 90 minuti che ci bombarderanno di emozioni, speriamo positive.

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    IL GRANDE DUBBIO DELLA VIGILIA - Anche loro hanno i loro dilemmi, la presenza di Hazard e De Bruyne, e le loro certezze, anzi la loro certezza, Romelu Lukaku, straripante anche agli Europei dopo una stagione da fenomeno in Serie A. Il risultato finale ruoterà attorno alla sua prestazione più che a quella di chiunque altro. Mancini sa bene che, per marcarlo, serve Chiellini. Il capitano non è al meglio ma, se se la sente, gioca lui, ha fatto capire il CT in conferenza stampa. Acerbi è un grande ricambio: lo ha sostituito benissimo contro l’Austria e lo sostituirebbe altrettanto bene anche se dovessimo andare avanti, contro qualunque avversario. Contro Lukaku, però, deve giocare Chiellini, se può.

    COME SI FERMA LUKAKU - Il capitano della Juve e della nazionale è stato uno dei pochissimi difensori in grado di contenere, con le buone o, più spesso, con le cattive, lo strapotere del centravanti belga dell’Inter. In questa stagione difficilmente si è riuscito a fermarlo diversamente. Romelu va a nozze coi difensori che gli regalano un comodo appoggio, che pensano di poterlo anticipare in maniera pulita: lui mette il fisico, si pianta per terra, fa rimbalzare l’avversario addosso alla sua impressionante massa muscolare e poi si gira, parte in velocità e chi lo vede più. Chiellini invece lo affronta alla sua maniera. Sa che non può anticiparlo, sa che per fermarlo deve provarle tutte. Sa che l’importante è che non si giri, sa che non bisogna concedergli campo. Quest’anno lo ha affrontato due volte in campionato, una di queste era anche in condizioni fisiche precarie, come domani, e Lukaku, in quelle due partite non ha mai segnato. Anche a Euro 2020 c’è stato un difensore che è riuscito a limitarlo, a modo suo: il portoghese Pepe, uno che bada ancora più al sodo di Chiellini. Per 90 minuti lo ha respinto, l’uomo si intende, poi ogni tanto anche la palla, e quando Lukaku si trova davanti uno così, che non lo guarda in faccia, ma sui parastinchi, spesso si innervosisce anche.

    CON BONUCCI - Con il suo condottiero, capitano, amico e compagno di mille battaglie anche Bonucci è più sicuro. Cinque anni fa c’erano loro due, con anche Barzagli. Abbiamo vinto, senza subire gol e con assist splendido di Bonucci per Giaccherini. L’ex pupillo di Conte non ci sarà, ha lasciato la nazionale 5 anni fa e, proprio oggi ha annunciato il suo addio al calcio. Ci sarà un altro Juventino, però, a raccogliere i lanci del nostro registra arretrato: Federico Chiesa (dall’inizio o a partita in corso), l’uomo dei grandi match, il risolutore di Italia-Austria.

    CAPITANO DI TUTTI - Domani scopriremo chi siamo. Domani ci presenteremo all’appuntamento con la verità. Se Chiellini ce la farà, ci presenteremo con un capitano disoccupato, senza squadra. Il suo rinnovo con la Juve non è in discussione, ma il suo contratto è scaduto il 30 giugno a mezzanotte. Per qualche giorno non sarà nemmeno più un giocatore bianconero. Sarà solo ed esclusivamente il capitano della nazionale, il capitano di tutti. Se ci sarà lui in campo non dovremo avere paura di nessuno, nemmeno di Big Rom.
     

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