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Capello: 'Su Allegri si scaricano tutte le colpe, ma la Juventus non è forte'
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L'ex allenatore oggi opinionista, ha parlato a La Gazzetta dello Sport analizzando la situazione delle panchine in Serie A e il prossimo valzer di tecnici in estate.
POCA RICONOSCENZA VERSO I GRANDI SAGGI ITALIANI - Capello si concentra proprio sulle feroci critiche che accompagnano i tecnici italiani: "Si dice che Conte abbia aspettative alte sul mercato, ma è giusto che sia così essendo un allenatore di prima fascia. Per accettare una proposta deve essere pienamente convinto: ovunque sia andato, ha fatto bene la sua parte.
Allegri ha ancora un anno di contratto alla Juve e in passato ha rifiutato offerte delle grandi squadre europee. Oggi si scaricano su di lui tutte le colpe di questa Juve che però non è una squadra forte. La cosa strana era vederla in lotta per lo Scudetto: ha un centrocampo mediocre, e il centrocampo è il motore di tutto.
Sarri si è chiamato fuori da solo, e non dimentichiamoci un altro caso incredibile: da noi Ancelotti era stato dato per bollito...".
MILAN - Non solo Juve e Allegri, Capello si sofferma anche sul Milan che cerca all'estero il nuovo allenatore per il dopo-Pioli: "Chi è arrivato da fuori a vincere in Italia? Liedholm, Boskov, Eriksson: pochi esempi e ormai datati. Dal 2000 solo Mourinho. Qualcosa vorrà pur dire. Si guarda fuori quando in casa abbiamo Thiago Motta, che è pronto per le big. Lo stesso Gasperini: non è un anno che balla, sono anni che lo fa. E ogni volta riesce a dare qualcosa in più alla squadra, si rinnova costantemente riuscendo a essere sempre competitivo. Per le capacità che ha meriterebbe qualsiasi panchina importante".