La deadline sul nome del nuovo CT Azzurro è fissata per la fine di aprile. Dunque, tra un mese, massimo un mese e mezzo, sarà reso noto chi raccoglierà l’eredità di Antonio Conte, che dal prossimo luglio sarà il nuovo allenatore del Chelsea per i successivi tre anni. Proprio ieri Tavecchio ha delineato le caratteristiche che dovrà avere il prossimo commissario tecnico della Nazionale: “Non può essere che essere un leader. Abbiamo in mente una gerarchia chiara, Ct con vice, preparatore e osservatore di fiducia, con tecnici. Il nuovo allenatore della Nazionale deve essere capace di avviare una cantera, funzionale a tutto il sistema calcio. In futuro i Ct dovranno lasciare tracce del proprio lavoro, affinché diventi patrimonio della FIGC. La scelta del successore di Conte sarà commisurata a tempi, valore dell’impegno, ma a costi minori”. CAPELLO SI FA FUORI - La decisione è complicata e tra i profili in lizza per sostituire Conte ci sono Capello, Mancini, Di Francesco, Donadoni, Ranieri, Mazzarri e Prandelli. Capello, però,in serata ha chiuso definitivamente l’ipotesi ai microfoni di RSI: "Nella Nazionale non voglio mettere piede. Mi dispiace, sono orgoglioso che si faccia il mio nome ma non voglio allenare una Nazionale. Ho già avuto esperienze con Inghilterra e Russia. Se ci fosse una squadra per poter allenare giornalmente ok”. Fuori uno.