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Capello: 'Milan e Inter indietro, la Juve può vincere la Champions. Io rossonero'
Intervenuto alla conferenza a margine dell'evento Globe Soccer e intervistato da Sky Sport e da Tuttosport, il ct della Russia Fabio Capello ha fatto il punto sul nostro campionato, lasciandosi andare ad alcune previsioni su Milan, Inter, Roma e Juventus. "Milan e Inter devono crescere ancora molto, se non sbagliano niente tra tre anni possono tornare ad essere competitive. Roma e Juventus hanno cose interessanti. Serie A? Il problema del calcio italiano è che non è più il posto dove tutti vogliono venire a giocare. Anzi, quando troviamo qualcuno bravo lo diamo via e questo ci impoverisce".
SU CERCI-TORRES - L'allenatore goriziano ha detto la sua anche sullo scambio Torres-Cerci con l'Atletico Madrid: "Cerci è un ragazzo timido, me lo ricordo ai tempi della Roma. Non è uno che può adattarsi facilmente ai cambi di mentalità, di nazione, di lingua. Deve capire che va a giocare in una grande società, con un pubblico molto esigente. Ha le qualità per far bene, ma deve convincersi di essere forte lui. Mentre Torres "ha perso la voglia di far vedere che è ancora un giocatore importante, e la potenza di partire palla al piede e arrivare in porta".
JUVE-CHAMPIONS, SI PUO' - "Niente sogni Campions con il calcio italiano in crisi? Ma la Juve è attrezzata per questo. È l'unica squadra italiana in grado di competere per la Coppa più ambita. E non è un caso se è rimasta la sola a sfidare le grandi d'Europa. Se può trionfare sin dal prossimo giugno nella finale di Berlino? Io dico che la Juventus, con i giusti ritocchi, con poche cose potrebbe fare molto bene. Tutti gli obiettivi che si era prefissata a livello di mercato li ha raggiunti ed entro tre anni credo possa centrare l'obiettivo più ambizioso. Le premesse ci sono tutte. La Roma? Dopo un buon avvio si è persa un po' per strada anche se Garcia mi piace e tutto sommato darei a lui la palma di allenatore dell'anno.
TIFOSO ROSSONERO - "Se sono rimasto, in fondo al cuore, tifoso bianconero? Io anche giocato e poi allenato tanto la Roma quanto il Milan. Se devo essere sincero sono tifoso rossonero: l'ambiente di Milanello mi ha lasciato dentro qualcosa di speciale. Però accomuno facilmente e volentieri la Juve e il Milan per organizzazione societaria e soprattutto perché ai vertici dei club ci sono, ci sono state e credo ci saranno a lungo due famiglie importantissime come quella Agnelli e quella Berlusconi. Due nomi, due garanzie. Qui a Globe Soccer ho incontrato Andrea Agnelli? A essere sincero mi ha fatto un po' effetto rivederlo nelle vesti di presidente della Juventus ma soprattutto di abile imprenditore. Suo zio Gianni, l'Avvocato, lo portava da bambino negli spogliatoi della Juventus. E lui ora ne è alla guida. Anche Berlusconi portava Piersilvio e poi Luigino negli spogliatoi rossoneri e loro educatamente restavano lì, in silenzio, a guardare, ad ascoltare.
SU CERCI-TORRES - L'allenatore goriziano ha detto la sua anche sullo scambio Torres-Cerci con l'Atletico Madrid: "Cerci è un ragazzo timido, me lo ricordo ai tempi della Roma. Non è uno che può adattarsi facilmente ai cambi di mentalità, di nazione, di lingua. Deve capire che va a giocare in una grande società, con un pubblico molto esigente. Ha le qualità per far bene, ma deve convincersi di essere forte lui. Mentre Torres "ha perso la voglia di far vedere che è ancora un giocatore importante, e la potenza di partire palla al piede e arrivare in porta".
JUVE-CHAMPIONS, SI PUO' - "Niente sogni Campions con il calcio italiano in crisi? Ma la Juve è attrezzata per questo. È l'unica squadra italiana in grado di competere per la Coppa più ambita. E non è un caso se è rimasta la sola a sfidare le grandi d'Europa. Se può trionfare sin dal prossimo giugno nella finale di Berlino? Io dico che la Juventus, con i giusti ritocchi, con poche cose potrebbe fare molto bene. Tutti gli obiettivi che si era prefissata a livello di mercato li ha raggiunti ed entro tre anni credo possa centrare l'obiettivo più ambizioso. Le premesse ci sono tutte. La Roma? Dopo un buon avvio si è persa un po' per strada anche se Garcia mi piace e tutto sommato darei a lui la palma di allenatore dell'anno.
TIFOSO ROSSONERO - "Se sono rimasto, in fondo al cuore, tifoso bianconero? Io anche giocato e poi allenato tanto la Roma quanto il Milan. Se devo essere sincero sono tifoso rossonero: l'ambiente di Milanello mi ha lasciato dentro qualcosa di speciale. Però accomuno facilmente e volentieri la Juve e il Milan per organizzazione societaria e soprattutto perché ai vertici dei club ci sono, ci sono state e credo ci saranno a lungo due famiglie importantissime come quella Agnelli e quella Berlusconi. Due nomi, due garanzie. Qui a Globe Soccer ho incontrato Andrea Agnelli? A essere sincero mi ha fatto un po' effetto rivederlo nelle vesti di presidente della Juventus ma soprattutto di abile imprenditore. Suo zio Gianni, l'Avvocato, lo portava da bambino negli spogliatoi della Juventus. E lui ora ne è alla guida. Anche Berlusconi portava Piersilvio e poi Luigino negli spogliatoi rossoneri e loro educatamente restavano lì, in silenzio, a guardare, ad ascoltare.