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    Capello: 'Inter-Milan, ecco la differenza tra Zhang e Berlusconi. Ibra e Schick...'

    Capello: 'Inter-Milan, ecco la differenza tra Zhang e Berlusconi. Ibra e Schick...'

    L'allenatore del Jiangsu Suning, Fabio Capello ha dichiarato in un'intervista a La Repubblica: "Andare in Cina è stata una scelta voluta, volevo rispondere sul campo a chi mi accusa di aver allenato solo squadre che potevano vincere il campionato. Invece ho preso il Jiangsu Suning che era penultimo in classifica, abbiamo chiuso il girone di andata con 8 punti, in quello di ritorno ne abbiamo fatti 23. Ci siamo salvati con tre turni d’anticipo: esaltante. Una tensione persino superiore che vincere uno scudetto. Anche perché le qualità dei singoli, in fondo alla classifica, non ti permettono di sperare nella giocata individuale, non puoi inventarti nulla. Ma abbiamo centrato l'obiettivo. Era una cosa che volevo, un punto d'orgoglio". 

    "Zhang è il proprietario del Jiangsu ma pure dell'Inter? Alt. Io e il presidente non abbiamo mai parlato dell'Inter, ma un'idea me la sono fatta. L'Inter sarà una grandissima squadra. Lui ha intenzioni magnifiche, è un uomo che intende dominare, è un comandante vero, stando qui ho avuto la possibilità di incontrarlo spesso e ogni volta è stata importante. Berlusconi era più fantasioso, aveva una visione da sognatore. Zhang è molto concreto. Ma anche molto duro: è uno che se ha una critica da farti te la fa, è martellante nel farti arrivare le proprie idee, ma sempre con uno sguardo costruttivo. Esci da un colloquio con lui e anche se ti ha strigliato, ti senti arricchito perché hai capito la lezione". 

    "L'Italia ha capito la lezione dopo l'esclusione dal Mondiale? Che tristezza, ma credo che per il calcio italiano possa essere il punto di svolta. Per iniziare a fare qualcosa di diverso, cambiare il ritmo delle cose, che ormai da anni erano sempre le stesse. Non può esserci uno solo che decide, serve un gruppo di persone capaci che conoscano il calcio e lavorino insieme. Qualcuno che voglia perseguire gli interessi del calcio italiano e della nazionale. E non interessi personali. Dico solo che ci vuole una figura manageriale. In Inghilterra sono stati i primi a vendere i diritti tv in oriente e volevano la diretta di tutte le partite: ci vuole gente con idee e visione d’insieme". 
    "Maldini o Costacurta per la parte sportiva? Per le questioni agonistiche, sono i nomi giusti. Ma senza sottovalutare il ruolo di figure con competenza commerciale: l’unica via per valorizzare il prodotto". 
    "Qualcuno ha pensato a me per la panchina della Nazionale? Non lo farei mai, ho smesso. Sono stato chiamato? In ogni caso, sono in Cina...". 

    "Ibrahimovic lo sento sempre, gli ho mandato un messaggio dopo il gol di mercoledì. Di Schick so solo che è stato molto ricercato sul mercato e che promette bene. Ma se in una stanza ci fossero quattro persone non saprei dire lui quale sia".

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