Caso Rossi, Caliendo: 'Papà Ljajic, raddrizza tuo figlio, altro che esonerare Delio''
Delio Rossi contro Adem Ljajic, una questione sportiva ma soprattutto morale. E Antonio Caliendo lancia un messaggio a papà Ljajic.
Ai microfoni di Calciomercato.com, il primo tra gli agenti di calciatori precisa: "Conosco Delio Rossi e la reputo una persona perbene; da parte mia è assolutamente impensabile che potesse reagire in un modo così evidente. Sicuramente deve essere stato già esasperato prima".
Caliendo, poi, prosegue: "Data la mia esperienza di tanti anni, ho amministrato tanti campioni a livello mondiale. E vorrei dare un mio modesto parere e consiglio al padre del giocatore, che ha espresso il pensiero di voler denunciare penalmente Delio Rossi. Il mio consiglio è quello non di agire contro una persona matura, che indubbiamente ha sbagliato e proprio la sua maturità l'ha portato a scusarsi e riconoscere il gesto incontrollabile che ha commesso. Ma d'intervenire verso il proprio figlio: ha solo 20 anni e la fortuna di trovarsi delle capacità calcistiche ottime, deve difendere queste doti e cercare di non macchiarle, per maturare e amministrare questo capitale tecnico che Dio gli ha concesso".
Dunque, cosa fare? "Io andrei a fondo con il figlio, per vedere da cosa è nata questa reazione dell'allenatore - prosegue Caliendo - qui c'è da difendere un talento. Non mi preoccuperei dei pugni ricevuti, mi preoccuperei del perché questo è successo".
Ma Caliendo lo reintegrerebbe in rosa Ljajic? "Sì, ma solo se fosse rimasto anche l'allenatore. In questo momento deve essere una lezione anche per Ljajic e il padre dovrebbe prendere gli schiaffi che gli ha dato una persona adulta come una punizione da dare ad un ragazzo che non si comporta bene".
Il consiglio di Caliendo dall'alto della sua grande esperienza: "Vi posso garantire che ne ho vissute tantissime di situazioni simili; nel mio libro che presenterò il 14 maggio a Modena, vi mostrerò un caso di minacce a un mio campione. La cosa si risolse con una presa posizione per prevenire questi episodi, poi lo leggerete...".
Una questione anche morale: "Vorrei dare un messaggio da padre a padre: signor Ljajic, non si scagli contro un altro padre ma intervenga presso suo figlio per scoprire l'origine che ha provocato questo episodio. L'esonero di Delio Rossi? E' stata più una presa di posizione per i media che altro. Io da dirigente avrei tenuto una conferenza stampa il giorno dopo, insieme all'allenatore, al ragazzo e al padre del ragazzo, per chiarire la situazione e cancellare tutto. Si sarebbe dato un messaggio non solo in Italia ma anche all'estero. Stiamo passando come paese del terzo mondo, certe decisioni non vanno prese all'istante.