Non è una frattura, ma è una divisione importante. Sul tema Mihajlovic in casa Milan non tutti la pensano allo stesso modo: da una parte ci sono Berlusconi e le sue idee, dall'altra Galliani e la squadra. Il patron rossonero continua a non essere convinto del lavoro dell'allenatore serbo, dopo averlo punzecchiato e stuzzicato sta pensando di esonerarlo al termine della stagione. Perso Conte, che firmerà con il Chelsea, Mister B valuta le alternative, che rispondono ai nomi di Montella, Di Francesco, Donadoni e Brocchi (con la supervisione di Marcello Lippi). Un ribaltone non è escluso, perchè al di là delle dichiarazioni piccate di Mihajlovic, che ha escluso un addio con un anno d'anticipo rispetto alla scadenza del suo contratto, l'ultima parola spetta sempre a Silvio. SILVIO, CHE FAI? - I segnali non sono incoraggianti, le prossime settimane saranno decisive, non solo in termini di risultati. Galliani vorrebbe evitare l'ennesimo ribaltone (e l'ennesimo allenatore-spettatore a libro paga), e sta provando a convincere Berlusconi a rinnovare la fiducia all'ex Sampdoria per dare continuità al progetto. E' dello stesso avviso la squadra, che attraverso i senatori ha fatto sapere a chi comanda che ci sono margini per aprire un ciclo con Sinisa al timone. Una presa di posizione da non sottovalutare.