Getty Images
Caos Inter, anche Moratti nel baratro
MORATTI INFASTIDITO - Massimo Moratti non comprende, esamina da lontano ma non decodifica. I complimenti reciproci con la famiglia Zhang sono già un ricordo. Come la carica di cui era stato investito: “un leader spirituale”, lo avevano definito Thohir e Zhang, una presenza necessaria sul territorio, quasi strategica. Perché il nome della famiglia Moratti è legato a filo diretto all’Inter ed i suoi consigli avrebbero potuto aiutare la nuova ed inesperta società, che con queste parole ha addolcito la linea dell’ex patron, inizialmente molto scettico all’apertura verso un nuovo gruppo. L’esperienza con Thohir gli era bastata in tal senso.
CONSIGLI NON ASCOLTATI - A far degenerare la situazione, la gestione dei casi relativi a Mancini e Icardi. Moratti avrebbe gradito un approccio diverso e si era anche esposto in prima persona per indicare quella che per lui era la corretta via. L’ex patron si aspettava maggiore aggressività sul mercato e, soprattutto, il rinnovo di Mauro Icardi in tempi brevi. Era stato lui stesso a promettere a Wanda Nara, moglie e agente del calciatore, una risoluzione della situazione in tempi immediati, ma i consigli di Moratti, fino a poco tempo fa tanto richiesti, almeno a parole, questa volta non sono neanche stati presi in considerazione. Tangibile il fastidio dell’ex presidente dell’Inter, che sotto gli uffici della Saras è stato tagliente: “Icardi e Mancini? Sono l’ultimo che sa le cose, leggo i giornali e cerco di avere informazioni”. Esattamente come fanno tutti gli altri che in questo momento cercano chiarezza in casa Inter.