Sportsfile via Getty Images
Caos all'assemblea del Porto, Villas Boas: 'Uno dei giorni più neri della storia'. Cosa è successo
Pesanti modifiche allo statuto – A pronunciare questo giudizio è stato André Villas Boas, che del Porto è stato allenatore e pare sempre più intenzionato a correre per la presidenza in contrapposizione all'eterno Jorge Nuno Lima Pinto da Costa, alla guida il club dal 1982. Villas Boas e gli altri candidati sono fra i principali contestatori del cambio di statuto che comprende una serie di nuove regole disegnate a tutela dello status quo. Per esempio, quella che prolunga da 10 a 15 anni il periodo minimo di continuità da socio per poter concorrere alla carica di presidente. L'assemblea è stata preceduta da forti polemiche della base associativa, sia per i contenuti delle modifiche proposte, sia per le modalità poco trasparenti di organizzazione. Ma il peggio è arrivato al momento della celebrazione dell'assemblea. Nel catino della Dragão Arena potevano entrare non più di 300 persone, mentre altri 5mila soci rimanevano fuori. Non certo le condizioni ideali per discutere e favorire partecipazione e pluralismo. Ma soprattutto, sono state le condizioni di tensione a porre a rischio l'assemblea. Condizioni delle quali qualcuno ha approfittato.
L'azione dei Super Dragões – In un dato momento sono esplose le tensioni, con incidenti e aggressioni. E a animarli è stato il gruppo dei Super Dragões, i padroni della curva portista dichiaratamente schierati con Pinto da Costa. La loro azione ha fatto immediatamente degenerare la situazione, provocando lo svuotamento delle tribune e la sospensione dell'assemblea. Che certo, fra una settimana potrà riprendere. Ma in quali condizioni?
@pippoevai