Canovi duro: 'Raiola male del calcio'. Il Milan deve proteggere Balotelli
E' uno degli agenti di calciatori più potenti al mondo, un personaggio che da sempre divide tifosi e addetti ai lavori. Mino Raiola su due piedi sembra la persona più simpatica e ingenua del mondo, per il suo italiano maccheronico, per la sua forma rotondetta, ma è sbagliato farsi ingannare dall'apparenza. L'amico Mino, come lo chiama Galliani, sa il fatto suo, ha creato il suo business da solo, con i suoi mezzi e con i suoi modi, e cerca di ottenere sempre il meglio per sé e per i giocatori della sua scuderia. Un uomo scorretto secondo Dario Canovi, noto agente italiano, che questa mattina a La Partita Perfetta, trasmissione televisiva in onda su Gold Tv, l'ha criticato duramente: "Non è una persona che amo, lo disistimo nel modo più assoluto, anzi. E' uno dei mali del calcio, è uno che pensa più all'interesse proprio che del suo assistito, ne ho le prove. Anche se non è il solo. Ultimamente un direttore sportivo di un grande club spagnolo mi raccontava che aveva preso un giocatore, pagato 10 milioni di euro. Si è seduto a un tavolino con Raiola, che gli ha detto: “Il mio giocatore vuole tot, io voglio 4 milioni più il 20% sulla futura vendita del calciatore”. Ho rimproverato questo direttore sportivo, un amico fra l'altro, dicendogli: “Non devi raccontarlo a me, ma alla Fifa”. Ma non si può fare, è un volgare ricatto. Nessuno denuncia niente..."
Tutte le volte che Raiola parla, si accendono rumors di mercato. L'ultima dichiarazione, a pochi minuti dall'inzio della sfida con il Barcellona, ha aperto alla possibilità di vedere Balotelli lontano dal Milan, nonostante un contratto in scadenza nel 2017. Galliani ci ha riso su, ma sa bene che la pressione mediatica alla quale è sottoposto Supermario rischia di condizionare le sue prestazioni sul campo. Balotelli oltre ad essere stato un grande investimento, è un attaccante di prima fascia, che fa la differenza come pochi in Italia. In più è tifoso del Milan, per questo ha tutto per diventare una bandiera, il Milan ha l'obbligo di proteggerlo e coccolarlo. Da tutto e da tutti, compreso il suo agente.