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    Canovi a CM: 'La Fiorentina non cederà Bernardeschi. Ritorno di Corvino più che positivo'

    Canovi a CM: 'La Fiorentina non cederà Bernardeschi. Ritorno di Corvino più che positivo'

    • David Fabbri
    Il decano dei procuratori italiani Dario Canovi commenta a Calciomercato.com quelli che sono i temi più di attualità legati alle dinamiche di mercato in casa Fiorentina, come la direzione che la società dovrà intraprendere nella prossima sessione e la questione direttore sportivo ancora da determinare definitivamente:

    In che direzione si muoverà durante la sessione estiva il mercato della Fiorentina?

    'Penso che i viola avranno a che fare con quella che è un po' l'attuale tendenza del calcio italiano, ovvero cercare di essere un po' autosufficienti. In questo senso non si compra se non si vende prima qualcuno a cifre importanti. Sicuramente è una tendenza economicamente sana, ma che chiaramente ai tifosi piace poco. Nelle società italiane ci sono sempre meno persone ad investire soldi, a meno che non arrivino colossi americani, arabi o cinesi che hanno tutt'altra politica. I presidenti nostrani invece sono del partito “spendo quello che ho, non quello che non ho. Di sicuro non penso che verrà ceduto Bernardeschi, poiché è senza dubbio uno dei giocatori più importanti anche se proprio per questo può portare dei grandi introiti. Serve in ogni caso un giocatore che varrà sempre di più'. 

    A suo parere è possibile un processo d'italianizzazione della rosa gigliata?

    'Secondo me di talenti italiani ce ne sono parecchi, ma molte società si stanno facendo precedere dalla Juventus che si sta aggiudicando i migliori giovani nostrani. Questo è un grosso errore da parte degli altri club perché dovrebbero farli crescere con loro. La Fiorentina fa quindi bene a tenersi stretta Bernardeschi, prodotto del vivaio fiorentino e uno dei più forti nel panorama italiano. Per aumentare l'italianizzazione bisognerebbe partire esattamente da qui, ovvero valorizzare e dare fiducia al proprio vivaio. Il calcio italiano può contare su importanti giovani scommesse, l'anno scorso all'Europeo Under 21 la nostra selezione era una delle più forti'. 

    La questione del direttore sportivo come verrà risolta?

    'Capire chi arriverà al posto di Daniele Pradè è un nodo da sciogliere al più presto. L'ormai ex direttore sportivo a mio parere ha fatto più che bene, ma molto dipende da quelle che sono le idee della società. Un possibile ritorno di Pantaleo Corvino non è certo una minestra riscaldata, anzi, lo reputo uno dei migliori operatori di mercato italiani. Sia lui che Pradè hanno dimostrato di sapere lavorare più che bene. Il fatto che la Fiorentina sia arrivata quinta in campionato lo dimostra, non è affatto un risultato da disprezzare, anzi. Per arrivare così in alto è evidente che è stato fatto un buon lavoro, dopotutto dietro alla Fiorentina si sono posizionate a importanti potenze economiche. Essere arrivati in Europa dimostra che c'è sempre un lavoro di equipe che funziona bene, composto dalla società, dall'allenatore e dai giocatori. A mio avviso la rosa viola non poteva arrivare oltre il quinto posto, anzi forse poteva posizionarsi anche più dietro'.

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