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    Canovi a CM: 'Gabigol acquisto prematuro per l'Inter. Vi spiego le parole di Sousa su Bernardeschi'

    Canovi a CM: 'Gabigol acquisto prematuro per l'Inter. Vi spiego le parole di Sousa su Bernardeschi'

    • David Fabbri
    In vista del big match di questa sera tra Inter e Fiorentina Calciomercato.com ha voluto ascoltare in esclusiva le parole del decano dei procuratori Dario Canovi a proposito delle varie tematiche di mercato collegate alle due squadre, passando dallo scarso impiego di Gabigol in nerazzurro fino a trattare di una permanenza o meno di Badelj in viola.

    Signor Canovi, Gabigol sembrava essere l'acquisto di punta di questa Inter, ma per adesso il giocatore non ha trovato spazio. Pensa che con la gestione di Pioli la sua situazione possa cambiare oppure a gennaio verrà ceduo in prestito altrove?

    Che l'Inter abbia necessità di sfoltire un po' la rosa mi pare ormai un dato chiaro, per cui chi poco ha giocato fino ad ora ma ha mercato in questo momento a mio avviso sarà ceduto a gennaio. Gabigol è stato un acquisto che ritengo sia stato imposto all'Inter dai consulenti di mercato della società; forse è un acquisto un po' prematuro, perché pur essendo un ottimo giocatore è in una posizione che non mi sembra possa avere grandi occasioni all'Inter dato che al momento non ne ha necessità. Penso perciò che lui, Jovetic e Santon probabilmente siano giocatori in sovrabbondanza in una Inter la quale, a mio avviso, possibilità di arrivare in Champions ne ha poche di suo.

    Lei ha citato Jovetic. In Italia sembrano essere Sampdoria e Fiorentina le più interessate a lui...

    Sinceramente non vedo perché Jovetic dovrebbe andare alla Sampdoria. I blucerchiati hanno tante mezze punte, e anche di punte esterne d'attacco secondo me non molto sfruttate. Un giocatore come Jovetic è vero che farebbe comodo a tutte, ma la Samp avrebbe altro da sistemare. La Fiorentina per lui sarebbe un fatto diverso, lui a Firenze c'è stato e ha fatto bene, il problema però penso sia legato all'ingaggio che percepisce, indubbiamente da quelli che sono i parametri della società viola. Il giocatore ha comunque un mercato internazionale importante. 

    In questi giorni a Firenze si è parlato tanto di Bernardeschi e del suo futuro, soprattutto dopo le dichiarazioni di Sousa che lo vede lontano dai viola. Lei che ne pensa al rigurdo?

    In tutti questi anni avrò visto forse tre giocatori in tutto il mondo del calcio che sono rimasti con la stessa maglia per tanti anni. Quando un giocatore giovane che ha capacità e possibilità di andare in una big dove guadagna molto di più è normale che ci vada. Da questo punto di vista penso che le parole di Paulo Sousa siano state equivocate. Lui ha rilasciato delle dichiarazioni giuste; la Fiorentina è sicuramente un club importante, però non è nelle dieci società più grandi d'Europa. Su questo penso che anche Della Valle e Corvino siano d'accordo, dopotutto la Fiorentina non paga gli stipendi che pagano le altre big. Purtroppo nel calcio moderno è l'economia che fa classifica, i viola rientrano quantomeno dopo le prime dieci, e a questo punto Sousa ha detto semplicemente che arriverà un giorno nel quale Bernardeschi riceverà una di quelle offerte che ne' lui ne' la Fiorentina possono rifiutare. Quindi, o in società decidono di essere dei mecenati investendo nella squadra tanti milioni di euro, oppure devono fare i conti con quello che è il bilancio, non rifiutando quindi una possibile offerta importante per il giocatore un questione, come è successo dopotutto anche in passato per altri. La Fiorentina è una squadra che porta allo stadio 35-40mila persone, e ha un bacino d'utenza che è quello che è. Sousa non ha detto quindi niente di clamoroso, e sono convinto che non voleva intendere che i gigliati non hanno ambizioni, ma che semplicemente non sono paragonabili a quelle che hanno più daranno. Voglio vedere se per Bernardeschi arriverà, facendo un esempio, un'offerta a giugno di 50 milioni di euro come farà il club viola a rifiutarla.

    Altro tema che tiene banco ormai da tempo in casa Fiorentina è la questione di Badelj e il suo procuratore che pare intenzionato a mandarlo altrove a giocare, contrariamente a quanto detto dallo stesso centrocampista...

    Ci sono due opzioni in questo caso: o Badelj e il suo procuratore fanno due discorsi diversi ma sono uno d'accordo con l'altro, interpretando nel gioco delle parti il cattivo e il buono, oppure Badelj vuol davvero restare, e se fosse così, dovrebbe semplicemente dire all'agente di stare zitto. Certi manager a mio avviso dovrebbero più spesso adottare quel vecchio detto “il silenzio è d'oro”; posso anche capire che lui lo voglia portare via, ma facendo queste uscite crea al suo assistito che non è per lui favorevole in nessun senso, dato che fa sicuramente arrabbiare il suo club, ovvero la Fiorentina, e i contratti nel mondo del calcio si fanno sempre in tre, non in due. Un po' più di diplomazia e savoir faire sarebbero molto più utili in certe circostanze. 

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