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Cannavaro: 'Pirlo è un bastardo. Voglio allenare in Italia. Sul Napoli...'
SULLA TESTATA DI ZIDANE A MATERAZZI - "Io ricordo solo il rumore, devo essere sincero. Ero lì vicino, mi girai e vidi Marco a terra. Sentii questo rumore e Marco mi disse ‘Mi ha dato una testata’. Se era dolorante? Al di là di quello, ha fatto quello che doveva fare. Si è buttato a terra e arrivederci e grazie. Ma fu una bella testata”.
SU PIRLO - “Lui è un bastardo, io lo posso dire. Andrea è sottile, ha la battuta dentro, è divertente e non è un musone come sembra. E’ molto di compagnia”.
SU CHIELLINI E LA NAZIONALE - “Quando lasciai la Nazionale mi chiamò un giorno Giorgio Chiellini che mi disse ‘Fabio, posso prendere la camera 205?’. Io risposi ‘Certo, perché mi chiami?’. E lui ‘Perché ho paura di qualche fantasma, dopo tanti anni che sei stato lì dentro’. Giorgio è una persona che stimo moltissimo”.
ALLENARE IN ITALIA - “Mi piacerebbe, è normale. Sono quattro anni che sto sul campo, certamente mi sento più pronto, riesco a parlare con i giocatori e a farmi capire nonostante la lingua. Ho il mio staff e le mie idee, è una cosa molto importante”.
SUL NAPOLI - “E’ sempre stata la mia squadra del cuore, purtroppo ci ho giocato poco per problemi societari e poi non c’è stato già modo di tornare. Hanno detto che De Laurentiis mi voleva e che io non ci sono voluto andare, ma non c’è mai stato un contatto vero e proprio. Allenare il Napoli? Adesso hanno un grande allenatore. Io sono di Napoli, vivo a Napoli, la mia famiglia è di Napoli. A chi non piacerebbe allenarlo? Adesso quello che mi interessa e fare il mio percorso e di farmi trovare pronto”.