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Cannavaro: 'Juve, credi in Sarri: de Ligt per la Champions. Con Manolas il salto di qualità del Napoli, l'Inter di Conte...'
SARRI - “È nemico? No. Perché Ancelotti parte dal lavoro già fatto e ha un’ossatura di squadra ben definita. Gli altri dovranno impostare il lavoro nuovo e avranno bisogno di tempo. Speriamo gli ambienti glielo diano. Spero non facciano “pagare” a Sarri e Conte i loro precedenti rispettivamente di antijuventinità e di juventinità. Il calcio è fatto di campanili, ma le società sono solide per ragionare sul progetto”.
NAPOLI - “Un avvio buono degli azzurri credo sia probabile. James di sicuro porta entusiasmo, ma da solo non basta per lo scudetto. Il salto di qualità lo fai con Manolas. Il greco in coppia con Koulibaly sarebbe eccezionale. Sanno difendere alto e basso, nel breve e in campo aperto. Eccellenti nell’uno contro uno. Con due così puoi attaccare con più uomini e creare superiorità numerica. I grandi club hanno centrali con queste caratteristiche per arrivare in fondo alla Champions. Il Liverpool Van Dijk, il Real Sergio Ramos e Varane. L’Ajax è arrivato a un soffio dalla finale con De Ligt”.
DE LIGT - “Alla Juve serve un centrale così per vincere la Champions. È Indispensabile, altrimenti è dura”.
JUVE DI SARRI - “In Italia resta la favorita, ma il Europa serve qualcosa in più. Soprattutto in trasferta. Lì devi andare a giocartela e la mentalità del nuovo allenatore è importante. Tra l’altro il Maurizio del Chelsea lo vedo più elastico ed efficace sulla squadra. Alla Juve potrà mostrare meglio le sue qualità, anche se sarà difficile rivedere il gioco spettacolare del Napoli. Ma andare a riprendersi il possesso col pressing alto, quando spesso con Allegri avevi tutti i giocatori dietro la linea della palla, può essere decisivo nelle trasferte europee. Chi beneficerà più dell’effetto Sarri? Pianjc, ci scommetto. Se entra in sintonia con l’allenatore diventa decisivo, con le qualità che ha. Più di Jorginho. Poi Bernardeschi come esterno offensivo. E Cuadrado, equilibratore alla Callejon, per intenderci”.
INTER - “Era già forte come organico e Antonio sta intervenendo in alcuni ruoli chiave. Con lui sicuramente la squadra alzerà i ritmi. Che poi è quello che manca oggi al calcio italiano per essere competitivo a livello internazionale. Ritengo sia il salto di qualità più importante da fare. Per il ritmo in partita, servono anche meno sospensioni Var e meno fischi degli arbitri per giocare di più. Ma serve soprattutto allenarsi con più intensità. Poi è chiaro che in una stagione con 3 partite a settimana, la differenza la faranno i particolari. Il Napoli a Liverpool poteva eliminare quelli che sono diventati i nuovi campioni. Avrebbe cambiato la propria storia, perché quei risultati danno un’autostima eccezionale”.
MILAN - “Anche l’anno scorso lo era. Ma l’ottimo lavoro di Gattuso ha camuffato tante pecche. Rino da signore se n’è andato e mi stupisce chi si sia stupito del suo gesto. Ha portato avanti una squadra che era una banda di matti: bastava guardare le litigate fra giocatori”.
ROMA - “Mi spiace ma non mi sorprende. Le bandiere spesso sono usate dai club finché servono. È capitato anche alla Juve con Del Piero e Buffon. Alcuni che resistono da tempo hanno ruoli marginali. Totti ha fatto bene a lasciare se non si sentiva coinvolto nel progetto. Francesco in Nazionale, con De Rossi collaboratore di Mancini? Dipenderà da Roberto, che sta facendo un ottimo lavoro, ridando fiducia all’ambiente e i risultati anche nelle Under si vedono. Credo che Daniele però voglia ancora giocare e uno con la sua esperienza serve a tanti club”.
CANNAVARO ALLENATORE - “Con l’Evergrande oggi ci giochiamo i quarti di Champions, in campionato siamo secondi con una squadra locale e un solo straniero in campo. Sto affinando le mie tecniche di allenamento. A tempo giusto tornerò in Europa”.