Cana alla Lazio?| Tare 'No, ma...'
È il gioco del calciomercato: voci su voci, nomi su nomi che si rincorrono in un vortice sempre in crescendo. E poco conta che il campionato ancora non si sia concluso, che le somme ancora non siano state tirate. La magia del mercato estivo non svanisce mai, come quando da bambini ci si scambiavano le figurine sperando di conquistare quella del campione. Certo, il più delle volte i mille nomi che ruotano attorno alla Lazio del futuro sono stati assurdi quanto improbabili: da Carrillo a Hernandez, da Maxi Lopez a Gilardino, ed infine Lorik Cana. Il centrocampista albanese del Galatasaray sembra essere uno degli obiettivi del mercato biancoceleste tanto che proprio di oggi è la notizia che il ds Igli Tare avrebbe rilasciato un’intervista al sito turco mediaspor: “Ho consigliato a Lorik di venire alla Lazio, sarebbe l’occasione più importante della sua carriera. Cana è un amico, può puntare in alto insieme a noi”, avrebbe detto il braccio destro di Lotito. Una suggestione interessante ed accattivante, ma assolutamente falsa. Parola di Igli Tare: “Stiamo parlando di un giocatore importante, la Lazio vuole sempre migliorare, ma voglio chiarire che non sono vere le mie dichiarazioni ai siti turchi. Non ho fatto viaggi in Albania per andare a parlare con lui”, ha detto il dirigente biancoceleste a Lazio Style Radio. Voci che si rincorrono, colpi di mercato montati ad arte, ma la Lazio non è fuori dei giochi ovviamente. L’occhio attento di Tare, che lo scorso anno portò a Roma due pedine fondamentali di questa stagione quali Dias ed Hernanes, sta scrutando e valutando come rinforzare questa squadra in vista del prossimo campionato, per puntare sempre più in alto: “Come le altre società stiamo preparando i lavori per la prossima stagione, stiamo monitorando tutto ciò che gira intorno al mondo Lazio per capire dove migliorare la squadra. Ma da qui a parlare di acquisti ce ne passa. Il fatto che escano questi nomi di esperienza internazionale per la Lazio è un dato positivo, ma in questo momento della stagione conta solo la concentrazione della squadra, che sta facendo un campionato fantastico.Tutta l’attenzione va a queste cinque finali, speriamo di festeggiare con i nostri tifosi un traguardo importante”.
E tutta la concentrazione di Edy Reja e dei biancocelesti ora è rivolta alla sfida Champions contro l’Inter di Leonardo. L’ ‘oh nooo’ dello scorso anno è stato presto dimenticato, sabato contro i nerazzurri non ci saranno alleanze ma una battaglia senza esclusione di colpi. L’uscita dalla Champions, la sconfitta contro il Parma ed una prestazione non brillante contro la Roma in Coppa Italia, non bastano a rendere meno temibile un’armata che può ancora – almeno matematicamente – lottare per lo scudetto: “L’Inter è sempre l’Inter, è una delle squadre favorite per il titolo, ma noi andiamo a Milano per fare risultato. Anche se i nerazzurri hanno avuto un periodo negativo, hanno tutte le carte in regola per essere protagonisti. Li affronteremo con concentrazione, con tenacia per combattere perché non sarà facile. Nella squadra c’è armonia e lo spirito giusto, e questo si vede con i risultati sul campo. Sono fiducioso per questo finale di campionato”. Un finale di stagione però tutto in salita per la compagine di Reja: un calendario complicato e delicato con la trasferta di Udine e la sfida casalinga con la Juventus, al quale si aggiungono i numerosi diffidati della squadra a poter incidere sulla volata finale; Stendardo, Dias e Biava sul taccuino dei cattivi ed una difesa pericolosamente in bilico, considerando ancora l’assenza del lungodegente Diakitè: “Queste diffide potrebbero essere un problema, ma dobbiamo ragionare partita dopo partita e poi valuteremo i piani del tecnico. L’importante è che ci siano sabato a Milano”, ha rassicurato Tare. Ma la tegola più pesante sulla volata per la Champions è l’infortunio di Radu: due vertebre fratturate e stagione finita per il terzino biancoceleste, già martoriato da infortuni e dalla perdita del papà in questa annata nefasta: “E’ stataG una brutta notizia per noi, è un giocatore fondamentale ma abbiamo Garrido che ha dimostrato di essere all’altezza di sostituirlo e di darci garanzia in difesa”, ha concluso il ds biancoceleste.