fabio.manfreda
Campio-nati il 9 aprile: il girovago Nocerino, che fece 'ingelosire' Montolivo e innamorare Selvaggia Lucarelli
Usa ("In Italia non mi hanno cercato con la stessa convinzione. Da tempo sentivo il
desiderio di affrontare un’esperienza all’estero"). Ha cambiato molte maglie: Avellino dove esordì con Zeman, Genoa, Catanzaro, Crotone, Messina, Piacenza, Juve, Palermo, Milan, West Ham, Torino, Parma, ma no ha mai giocato nella...Nocerina (battutaccia) Nel 2007 per un soffio non indossò la maglia della Fiorentina "Ero in viaggio verso Firenze. Era martedì. Alle sette di sera dovevo firmare in sede col club viola. Ma all'improvviso mi è arrivata la telefonata del ds della Juve Alessio Secco che mi diceva di girare l'auto e di andare nel ritiro bianconero di Pinzolo". Nel 2011 fu citato da Montolivo per spiegare perché lasciava Firenze per andare al Milan "Non posso vedere Nocerino che gioca al Camp Nou mentre io sto qui". Infatti è diventato un frequentatore così abituale del campo del Barça da aver imparato perfettamente il catalano (battutaccia) Nocerino è devoto di Padre Pio ed è stato una delle vittime dei diktat berlusconiani contro le barbe da sovversivo: "Mi aveva detto di accorciarla e io già alla partita col Napoli l’ho accorciata. Io gli avevo detto che era anche un mio momento così, un po’ trasandato, e mi andava di tenerla. Poi lui in maniera molto cordiale e gentile mi ha detto di accorciarla". Nel novembre 2012 si scatenà una rissa tra sua moglie e Selvaggia Lucarelli perché durante una puntata di X Factor, in cui erano entrambi ospiti, la giornalista aveva scritto su twitter degli apprezzamenti molto positivi, soprattutto dal punto di vista fisico, sul giocatore: "C’è
Nocerino seduto una fila davanti a me: ora gli lascio un pizzino con le coordinate del mio
citofono". La signora Nocerino alla fine della puntata, non riuscendo a trovare la Lucarelli,
prima dette del deficente al povero Antonio e poi replicò, sempre via social network:
“Penso che sia solo una vecchia vacca”,
THOMAS DOLL, 1966, centrocampista, prima della DDR e poi della Germania unificata
(europeo del 92). Proprio nel 92 un giocatore dell'Hannover Jorge Kretzschmar, lo accusò di essere stato, assieme ai compagni di squadra Thom e Rohde, uno stretto collaboratore della Stasi, la polizia segreta della Germania est. Secondo Kretzschmar, i tre avrebbero fatto gli informatori, segnalando alla polizia quegli atleti che avevano intenzione di scappare DOLL replicò sdegnato: "Non è vero nulla". Per colpa del regime di Honecker mio padre ha perso il lavoro e io sono stato escluso dalla nazionale Under 18. Non so chi stia conducendo questa campagna contro di me e contro i miei amici Thom e Rohde. Sono pulito, non ho mai avuto contatti con nessuno, sono a posto con la mia coscienza. Ho sempre giocato al calcio, quello che ho me lo sono conquistato con il lavoro. Nella mia vita ho fatto delle scelte non sono mai sceso a compromessi con nessuno, figuriamoci se potevo vendermi alla polizia segreta che aveva perseguitato la mia famiglia: "Le accuse di Kretzschmar si riferivano agli anni in cui Doll viveva a Berlino dov'era un privilegiato: abitava in un appartamento di 64 metri quadri in un quartiere lontanissimo dal Muro, guadagnava cinque volte più degli altri, e militava nella Dinamo simbolo del calcio socialista tedesco, migliore squadra della Oberliga, finanziata proprio dalla Stasi. "E' vero - disse Doll - la Dinamo era della polizia segreta ma il regime ci chiedeva soltanto di allenarci e di giocare bene la domenica". Nel 1991 fu acquistato dalla Lazio dove rimase 2 campionati. Tornò poi 2 anni in Germania, a Francoforte, per poi giocare 2 stagioni, la prima in B al BARI (96-7 e 97-98). Attualmente allena in Ungheria il Ferencvaros, anche se nel 2013 Rambaudi aveva predetto che sarebbe stato il nuovo allenatore della Lazio.
GIOVANNI PIACENTINI, 1968, centrocampista di Modena, Padova, Roma, Fiorentina,
Atalanta e Bologna. Ha vinto 2 Coppe Italia, con Roma e Fiorentina e una Supercoppa con i Viola. Nella Roma realizzò un unico gol, ma proprio in un derby "Ci fu una ribattuta sul calcio d’angolo e io tirai da fuori area. Un gran gol, la mia unica rete con la maglia della Roma in campionato. Un’emozione indescrivibile quando la palla è entrata, per qualche minuto non ho capito più nulla. Con quel gol ho avverato il sogno di ogni giocatore che vesta la maglia giallorossa, il sogno che fa ogni calciatore la notte del sabato pre partita". David Guetta ha ricordato “Ogni tanto capitava che gli sponsor chiamassero i giocatori per
l’inaugurazione di nuovi punti vendita ed io, che ormai ero del “ramo”, sapevo come
districarmi tra omaggi e “marchette”. Una volta, per un cliente di Scandicci, ebbi però la
pessima idea di inserire tra gli invitati anche Giovanni Piacentini. Al termine della serata,
lui e Cois ottennero in omaggio un buono per un vestito, ma Piacentini era palesemente
deluso e mi chiese se non si sarebbe potuto fare qualcosa in più. Lasciai cadere la cosa
pensando che fosse finita lì, ma qualche giorno dopo mi capitò di incontrarlo da Mastrobulletta, il ristorante dove andavano a mangiare quasi tutti i calciatori viola.
Testimone attendibile del dialogo, Nick Ceccarini.
«Allora David, hai sentito da quel negozio di Scandicci se mi dà qualche altra cosa?»
«Ma… Giovanni, veramente mi sembrava che un buono da un milione fosse sufficiente per
il disturbo»
«E dai, che se vuoi ci riesci. Ecco, per esempio, questa bella giacca che hai addosso… Non
si potrebbe avere una cosa del genere?»
«Giovanni, se vuoi ti do la mia! Provala, credo che ti stia larga, ma se ti andasse bene,
prendila pure. Tra l’altro non piace nemmeno a mia moglie» «No, è troppo grande, dai impegnati per una taglia più piccola. Fammi sapere qualcosa in
settimana».
Caro vecchio Piacentini: ti ho pensato intensamente quando due anni fa Letizia mise la mia bellissima giacca marrone fra gli indumenti da regalare in beneficenza".
Auguri anche a
LUCAS CASTRO, 1989, centrocampista argentino del Chievo, Dal 2012 al 2015 al Catania. E' noto anche perché è solito postare nei social networks mentre canta e suona la
chitarra. C'è chi dice anche che in campo si fa i cori da solo.
BLASE MATUIDI, 1987, centrocampista del PSG. MASSIMO LOVISO, 1984, centrocampista dell' Alessandria.
GIORDANO MACCARRONE, (con la doppia R) 1990, difensore dell'Aquila
SIMONE SINI, 1992, difensore dell' Entella
Tra gli ex
LUCIANO GALLETTI, 1980, ala destra argentina, 11 presenze e 2 gol in serie B nel Napoli da gennaio a giugno 2000, l'anno della promozione in A, 2 scudetti in Grecia con l'Olympiakos. Nel 2008-9 anche capocannoniere. Nel 2012 ha subito il trapianto di un rene.
SEBASTIANO PINNA, 1971, centrocampista di Cagliari (promosso in A 2003-04), Torres, Tempio, Porto Torres. Attualmente allena la Guspini in Promozione Sarda. MARINO LOMBARDO, 1950, difensore, campione d'Italia col Torino nel 75-76.
MARCO CARI , 1956, portiere, giocato 10 anni nel Frosinone dal 79 all' 89 Poi allenatore
di Fermana, Teramo, Perugia, Taranto, Arezzo, Salernitana, Barletta, Torres, Rimini con cui ha ottenuto la promozione in Lega Pro nel 2014-15. Quest'anno ha allenato per sole 4 partite, il Martina Franca.
Il 9 aprile 1930 era nato anche PAOLO MANTOVANI, presidente della grande Sampdoria,
del 90-91
E veniamo ai compleanni “intrusi”:
JEAN-PAUL BELMONDO, 1933, che da giovane praticò, prima di dedicarsi al cinema, calcio e pugilato a livello quasi professionistico
GIOVANNI ALLEVI, 1969, che ha composto l'inno della serie A, che tanto successo ha
ottenuto tra i tifosi di tutta Italia. Ascoltala qui.
CARLO CROCCOLO, 1927, che è tra gli interpreti del film di ambientazione calcistica
“Ha fatto 13” (1951)..Regia di Carlo Manzoni. Altri interpreti Billi e Riva, Silvana Pampanini, Antonella Lualdi e Lina Volonghi.