Campedelli & Pioli:|Incontro alle porte
È lui o non è lui? La settimana prossima il Chievo comincerà ad interrogarsi sul futuro. La società della Diga ha messo, infatti, in scaletta un incontro con Stefano Pioli. Giovanni Sartori e Luca Campedelli hanno dato appuntamento in sede al tecnico per approfondire diversi temi. Va sempre così. Le parti ragionano su quanto fatto, abbozzano i passaggi di quelle che dovrebbero essere le scelte del futuro, analizzano vizi e virtù della stagione quasi conclusa. Probabilmente servirà più di un faccia a faccia per arrivare ad una decisione definitiva sulla questione allenatore.
NESSUN INDIZIO. Per il momento pare proprio che il Chievo non abbia preso contatto con nessun altro tecnico. Così, almeno, sembrerebbe. Poi, si sa, anche il club di via Galvani avrà sicuramente individuato possibili alternative a Pioli. E qui i nomi si sprecano. In questo periodo, infatti, si è parlato dell' ex gialloblù Rolly Maran, oggi al Vicenza. Ma resta sempre sulla cresta dell'onda anche Marco Giampaolo, vecchio pallino di Sartori. Senza dimenticare Pierpaolo Bisoli, sergente di ferro che sembra piacere non poco al direttore gialloblù, ma che sembra vicinissimo al Bologna. Mercoledì sera poi Sartori è stato visto in tribuna allo stadio di Bergamo (dove si giocava Albinoleffe-Reggina) chiacchierare a lungo con Stefano Colantuono, fresco di promozione con l'Atalanta. Non esistono, comunque, riscontri oggettivi sui quali lavorare. E allora, la realtà dei fatti, sposta l'attenzione su Pioli.
STAGIONE OK. E qui il tecnico emiliano mette i risultati del campo davanti a tutto. "Mister, vogliamo la salvezza", questo in estrema sintesi il messaggio della società a Pioli ad inizio stagione. C'era da raggiungere un obiettivo, e l'allenatore non ha fallito. Poi, per carità, si possono fare considerazioni di diversa natura. Il Chievo a volte è apparso appannato, ma allo stesso tempo non ha mai fallito l'appuntamento con la vittoria nel momento del bisogno. Va detto anche che l'infortunio di Luciano, avvenuto ad inizio stagione, ha penalizzato sicuramente il rendimento globale della squadra di Pioli. Non sono mancati gli alti e bassi fisiologici, nemmeno le partite di qualità contro le grandi del torneo. Alcuni esempi? Napoli in casa e trasferta. Inter e Roma al Bentegodi. Juve a domicilio e nella gara giocata a Verona. E poi c'è la difesa. Pioli ha blindato il reparto arretrato, e le statistiche di fine stagione ricordano che la difesa del Chievo si è dimostrata essere tra le più efficaci del campionato di A.
QUALE INTERROGATIVO. Ora, si tratta di capire quale domanda si stanno ponendo Sartori e Campedelli. Soddisfatti del gioco o no? Convinti fino in fondo della bontà del progetto di Pioli? Sicuri di dare fiducia e sviluppi ad un Pioli bis? Pare, infatti, riduttivo fermarsi solo al campo. Pioli non ha fallito, consegnando alla società la possibilità di disputare la decima stagione in serie A. Probabilmente adesso le parti cercheranno di mettere sul piatto della bilancia aspetti positivi e negativi dell'intera gestione stagionale. Che ad una veloce analisi resta positiva. Ma come insegna il passato, in casa Chievo sono abituati a pensare e ripensare prima di fare una scelta. L'anno scorso Mimmo Di Carlo aveva consegnato per il secondo anno consecutivo la salvezza a Campedelli. Le parti, inizialmente, sembravano essere vicine. Poi, però, non se ne fece nulla. Questo, per dire, che tutto può accadere. E va aggiunto un altro particolare.
OPZIONE, CERTO MA Pioli ha lavorato bene. Non a caso per lui si era parlato di interesse da parte di Genoa e Palermo. Aggiunta: tocca al Chievo esercitare l'opzione, e fare quindi il primo passo. Ma c'è un altro particolare aspetto di questa vicenda che va sottolineato. Pioli potrebbe anche cadere in tentazione nel caso qualcuno lo contatti. Legittimo ed umano. E se la proposta si rivelasse essere di quelle irrinunciabili, il Chievo non porrebbe probabilmente alcun veto. Dunque, sta per iniziare l'ennesima telenovela. Lunedì l'inizio. La fine a quando?