Campedelli: lettera d'addio al Cesena
Non c’è niente di più bello nella vita che avere un desiderio e poterlo realizzare. Diventare presidente del Cesena, riportare dopo quasi vent’anni la squadra per la quale hai fatto il tifo da sempre in serie A, scrivendone un capitolo importante. C’è voluta tutta la convinzione, determinazione, fatica e tantissima passione per riuscire a raggiungere quel sogno che per quasi sei anni mi ha riempito la vita.
Ho toccato con mano la gioia e l’entusiasmo dei traguardi raggiunti insieme alla nostra città e a tutte le persone che hanno il Cesena nel cuore. I ricordi più belli ovviamente sono quelli dei festeggiamenti, sui campi di gioco, in piazza o allo stadio. Con infiniti abbracci tra persone che non si conoscevano ma che condividevano l’emozione di una passione.
Nei miei obiettivi ho messo tanta, forse troppa, ambizione: quella di provare a consolidare questa piccola squadra tra le “grandi”, quelle che partecipano stabilmente al campionato di Serie A per garantirle basi più solide, quelle che io come imprenditore non ero in grado di darle.
Dopo due promozioni ed una salvezza, che hanno ancora del miracoloso e dell’entusiasmante, ho pensato che la strada fosse spianata. Addirittura mi sembrava di vedere la discesa. E invece le insidie e le difficoltà erano dietro l’angolo. La retrocessione, infatti, ha travolto questo obiettivo. Molte scelte potevano essere diverse, tante cose potevano essere fatte meglio, tanti investimenti potevano posticiparsi, ma quegli obiettivi e quelle intenzioni non li cambierei. Tutto troppo facile con il senno del poi…
Proprio le vicende di questi mesi mi hanno confermato quello in cui ho sempre creduto e cioè che il Cesena è molto di più di una squadra di calcio. È un riferimento condiviso del nostro territorio, è una passione comune, un valore che aggrega, un riferimento in cui ci si identifica, un bene di tutti. Solo così si può capire e spiegare perché il Cesena avrà un futuro che, sono sicuro, sarà ancora ricco di successi e di soddisfazioni. Giorgio Lugaresi ed il gruppo di persone che da domani condurranno la società sono ben consapevoli di questo perché essi stessi sono parte di questa realtà e di questa storia. Sono certo che il mio sogno è anche il loro e che questa nuova avventura lascerà il segno nella storia di questa Società.
In questa giornata credo sia doveroso ma altrettanto piacevole salutare tutti i compagni di viaggio: soci, aziende del territorio, istituti di credito, istituzioni, forze dell’ordine, tifosi, e tutte le persone che, incontrandomi in città, mi hanno incoraggiato, sostenuto e anche rimproverato con la simpatia e l’onestà intellettuale dei romagnoli. Un saluto particolare a Massimo Bulbi, un amico sincero che si è sempre speso per il bene del Cesena.
Voglio anche ringraziare i miei collaboratori più stretti, i dipendenti, e tutti coloro che ruotano attorno a questo mondo. Sono consapevole che senza il contributo quotidiano di ognuno di loro non avremmo realizzato quanto di bello è stato fatto in questi anni. Il Cesena potrà ancora contare su di loro, così come potrà sempre contare sulla mia disponibilità e passione. Sarò presto a disposizione di chiunque abbia curiosità o semplicemente voglia di parlare con me. Prima, però, voglio dedicare alla mia famiglia il tempo e l’attenzione che le ho sottratto in questi anni dove non è esistito né sabato, né domenica. È soprattutto grazie a loro se posso dire che ho realizzato un sogno. Forza Cesena per sempre!
Igor Campedelli