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Campbell, l'explosivo della Costa Rica
TECNICA E RAPIDITA’ - Attaccante molto tecnico, indifferentemente prima o seconda punta, è dotato di grande rapidità ed estro, nonché di una velocità fulminea sia in allungo che sul breve, e di un gran tiro mancino, con il quale ieri ha punito l’ex portiere della Lazio Muslera. Tiro che gli è valso il soprannome di explosivo. Campbell entra a far parte delle giovanili del Saprissa ad appena 13 anni e già colpisce per il suo feeling con il pallone: non solo gol, ma anche tanta qualità. In patria non ci rimane molto però: in Europa si accorgono quasi subito di quel ragazzo spensierato.
AD UN PASSO DA FIORENTINA E JUVE - La sua vetrina è la Copa America e il Mondiale U20, e ci sono anche due squadre italiane sulle sue tracce: è infatti una lotta a due tra Siviglia e Fiorentina, con la Juventus sorniona pronta ad approfittarne. Tuttavia è l’Arsenal ad aggiudicarselo: Wenger, noto scopritore di talenti, non se lo fa sfuggire. Campbell lascia il Costa Rica dopo aver disputato appena due partite con la squadra maggiore.
INGHILTERRA AMARA, GRECIA DOLCE – All’Arsenal però le cose non vanno bene: gli viene negato il permesso di lavoro per giocare in Premier League, e per Campbell inizia l’odissea dei prestiti. Le esperienze a Lorient e a Siviglia, nel Betis, gli sono utili per abituarlo al calcio europeo: ma Joel segna troppo poco. Poi la Grecia, sempre in prestito nell'Olympiacos Pireo, e l’esplosione: il costaricense inizia ad incidere, si fa notare in Champions League, dove gioca una partita sensazionale contro il Manchester Unite, nell’andata degli ottavi di finale.
FUTURO GUNNERS? – Adesso il Mondiale e la favola chiamata Costa Rica: contro l’Italia Campbell avrà la possibilità di diventare un mito nel proprio Paese, con una vittoria che garantirebbe ai centroamericani il pass matematico per gli ottavi. E poi, finalmente, i Gunners: il bello, per Joel, è appena iniziato. Il prezzo del suo cartellino era di circa 7 milioni prima dell’inizio del Mondiale, con un contratto in scadenza nel giugno 2015: ora potrebbe lievitare, e chissà che Wenger non decida finalmente di dargli fiducia.