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  • Brescia, Calori grida:| 'Guai a chi molla adesso'

    Brescia, Calori grida:| 'Guai a chi molla adesso'

    • F.P.

    Se non è una strigliata, poco ci manca. Nessun dorma, soprattutto guai a chi si rilassa, pensando al futuro, al contratto in scadenza: 'Una maglia si indossa fino al 30 giugno', tuona Alessandro Calori, che manda un messaggio forte, e nemmeno troppo cifrato, ai suoi giocatori dopo la sconfitta di Genova. Calori, che sabato non aveva parlato per rispetto alla tragedia di Morosini, non si esime dall'analisi. Tranne che su un punto: la prestazione di Cordova, il pomo della discordia. 'Difficilmente esprimo giudizi sui singoli. Il Brescia non è stato efficace come altre volte, soprattutto nella prima mezz'ora. Ma bisogna tenere conto che per la Sampdoria era l'ultima chance, davanti al suo pubblico che era numerosissimo. Il primo gol l'abbiamo regalato noi con una serie di sbagli individuali'. Fino all'ultimo si pensava a Rossi regista: 'Da quando sono arrivato i centrali di centrocampo sono tre: Budel, Salamon e Cordova. Budel è infortunato, Salamon squalificato, dunque la scelta è caduta su Cordova perchè pensavo di sfruttare la spinta emozionale del derby con il Verona. Nicolas lo aveva risolto con una punizione delle sue. Una scelta che rifarei mille volte'.

    Ma in quelle altre mille volte ci sarebbe voluto un Brescia diverso, non certo quello che, come era già capitato contro Padova e Reggina, al momento del saltino di qualità fallisce la prova: 'È quanto vorrei capire anch'io. Ma non voglio gente che molli, che pensi di avere fatto cose straordinarie. Le squadre sono come gli amici: li vedi quanto valgono nel momento in cui le cose vanno male. Questa è la seconda sconfitta nelle 16 partite della mia gestione. Tanti miei giocatori hanno dato molto, qualcuno avrebbe bisogno di riposo ma è normale'. L'allarme è lanciato e Calori non lo nasconde: 'Per arrivare a fare qualcosa di fuori di testa, non ci possiamo permettere di sbagliare nulla. Non è severità. Non dobbiamo accontentarci di quanto fatto. Quando si rincorre come abbiamo fatto noi, a livello mentale e fisico si perde qualcosa. Ma non va dimenticato che ci sono tanti ragazzi, nel nostro gruppo, che hanno fatto non più di 24-25 partite in serie B'.

    E il tecnico torna alla carica. Con tre punti da recuperare e ancora sette partite da giocare, ai play-off ci crede: 'Vorrei che ci fosse la consapevolezza che possiamo raggiungere un traguardo fantastico e bisogna dare fino all'ultima goccia per non pentirsi di non averci provato fino in fondo. Questa squadra, finora, ha fatto cose stupende per la voglia che ha messo in allenamento e in partita'. C'è chi teme che sul finale di campionato del Brescia possa incidere, e non poco, la situazione contrattuale. Del rinnovo di Calori, che da Cesena danno in pole per la panchina bianconera nella prossima stagione, se ne parlerà solo a maggio. E nella rosa ci sono 10 giocatori tra prestiti e con il contratto in scadenza. 'Non mi credete, ma al rinnovo non ci ho mai pensato. Sono talmente concentrato sul campo, sull'obiettivo da raggiungere... E i giocatori devono sapere che, in questo momento, ci sono fior di colleghi che sono a casa, senza ingaggio. E quando si indossa una maglia, quella è la tua maglia fino al 30 giugno'.

    (Bresciaoggi)

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