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    Callejon: 'Sono pronto a imprigionare Reina in casa mia per tenerlo a Napoli'

    Callejon: 'Sono pronto a imprigionare Reina in casa mia per tenerlo a Napoli'

    CASTELVOLTURNO (Napoli) - L'occasione si chiama Casa Napoli. E' la nuova trasmissione della neonata emittente +NTv dell'editore Massimo Abate, in onda ogni lunedì sera sul canale 17 del digitale terrestre campano. La conduce Andrea Pressenda, con l'amichevole partecipazione di Antonella Mosetti, i contributi di Biagio Izzo, Marino Bartoletti, Beppe Salvoldi, Raffaele Auriemma, Pino Taglialatela. Fra gli ospiti,  c'è anche calciomercato.com. José Maria Callejon, 27 anni, 15 gol sinora, fra campionato e coppe, nella prima stagione partenopea, racconta la sua storia ed è una bella storia. Resa ancora più entusiasmante da quel colpo di testa che ha battuto la Roma e ha rilanciato il Napoli nella corsa al secondo posto.

    "Sono calcisticamente cresciuto nel vivaio del Real Madrid, assieme a mio fratello gemello Juan Migieul, che ora gioca in Bolivia. Eravamo talmente in simbiosi che ci passavamo la palla l'un l'altro ignorandoni compagni. Così anno dovuto dividerci".

    Callejon si racconta volentieri. E' un ragazzo umile, sincero, sempre più convinto di avere fatto la cosa giusta al momento giusto quando ha deciso di lasciare il Real. "Molta gente mi ha domandato che cosa mi abbia indotto a fare questa scelta. Godevo della considerazione di Mourinho, ero il primo cambio in attacco, militavo in uno dei club più famosi del mondo. Ma volevo giocare con maggiore continuità e, quando Benitez mi ha chiamato, illustrandomi il progetto Napoli, ho risposto subito sì".

    Nel ritiro estivo di Dimaro, Benitez disse che lei avrebbe segnato 15-20 gol. Molti storsero il naso. Nella migliore delle ipotesi lei veniva considerato un giocatore del Real poco impiegato; chi non la conoceva, invece, la definì uno scarto del Real. Lei come la prese? 

    "Benitez ha voluto mettermi sotto pressione, ma ha fatto bene. In ritiro ho avvertito lo scetticismo iniziale dei tifosi, ma non ho mai dubitato delle mie possibilità. E dalla reazione del pubblico del San Paolo quando ho segnato il primo gol in serie A, al Bologna, ho cominciato a capire che cosa significhi giocare nel Napoli".

    Il Napoli è finalista di Coppa Italia
    , si prepara ad affrontare il Porto negli ottavi di Europa League, a undici giornate dalla fine tampina la Roma che ha tre punti di vantaggio e la gara con il Parma da recuperare il 2 aprile. Il bilancio è brillante e, del resto, la costruzione di una grande squadra richiede tempo, applicazione, costanza. Callejon annuisce. "Il nostro obiettivo è diventare una squadra da scudetto nel prosismo campionato e il lavoro che stiamo facendo con Benitez punta in questa direzione. E' vero: abbiamo perso troppi punti con gli avversari di caratura tecnica inferiore alla nostra, ma, anche questo, rientra nel processo di crescita del collettivo".

    Il discorso scivola su Reina,
    formidabile protagonista anche domenica scorsa contro la Roma. Napoli stravede per il portiere arrivato da Liverpool. Anche il Napoli. "Pepe è un leader, un punto di riferimento, un motivatore. Se resterà con noi? Io sono pronto a tenerlo prigioniero in casa mia, pur di convincerlo a rimanere".

    Ride di gusto, il Numero 7 che segue con interesse l'excursus sui colleghi che hanno indossato la sua maglia, partendo da Careca per arrivare a Lavezzi e a Cavani, senza dimenticare Turrini, capitano del Napoli nei momenti bui. E pensare che, inizialmente, Callejon voleva prendere il 21, ma l'aveva già scelto Fernandez.

    Si parla di Nazionale, della grande prova dei campioni del mondo e d'Europa contro gli azzurri. Callejon andrà al mondiale? Sospiro. "Sono nato nel periodo in cui la concorrenza è insostenibile.  Mai la Spagna era stata così forte, come dimostrano il mondiale e i due titoli europei conquistati in quattro anni e aveva avuto tanti giocatori così bravi. Davanti a me, nel ruolo, in Nazionale ho Pedro e Jesus Nava ...".

    La chiacchierata
    scivola sulle passioni di Callejon fuori dal campo. Da buon andaluso, adora il flamenco e ama ascoltarlo sempre, anche prima di scendere in campo. Spiega che lo rilassa. In studio lo invitano a ballare, ma Callejon si schermisce: non se ne parla nemmeno.
    Da Dubai, Diego Armando Maradona fa i complimenti all'attaccante e lo definisce "un grande colpo del Napoli che rende felici noi napoletani". Raffaele Auriemma, la voce più amata dai tifosi partenopei, gli chiede a chi desiderebbe segnare il prossimo gol se potesse scegliere. Lo spagnolo ride ancora. "Alla Juve?". Non ci sono dubbi. Callejon ha davvero capito tutto di Napoli.

    x.j.

     
     

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