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    Calhanoglu salva il Milan dalla vergogna, Higuain vuoto e nervoso

    Calhanoglu salva il Milan dalla vergogna, Higuain vuoto e nervoso

    • Alberto Polverosi
    Cinque gol, ma una grande paura e, per 21 minuti, anche una grande vergogna. Il Milan è stato rimontato a San Siro dai lussemburghesi del Dudelange, da 1-0 a 1-2, fin quando Calhanoglu si è scatenato e ha piazzato i suoi colpi a ripetizione. E’ finita 5-2 per la squadra di Gattuso, con due autoreti del Dudelange. Con la contemporanea vittoria del Betis Siviglia sull’Olympiacos, il Milan si qualificherà ai sedicesimi di Europa League anche perdendo ad Atene, ma solo con un gol di scarto, o con 2 gol di scarto ma partendo a 2-4 in su. Questo in virtù del 3-1 del Milan sull’Olympiacos a San Siro. 

    UN’ORA PESSIMA - Il Milan è stato in campo 60 minuti senza giocare. Ha fatto la partita sbagliata, a cominciare dal suo unico campione riconosciuto, Gonzalo Higuain. Senza carattere, senza grinta, senza ritmo, molliccia. Avete presente il suo allenatore? Ecco, l’esatto opposto. Eppure era andato in vantaggio ancora una volta con quell’Inzaghino di Cutrone. Decimo gol in Europa League, pure Pippo segnava a raffica quando incontrava avversarie straniere, anche se ai suoi tempi l’Europa del Milan si chiamava Champions. Ma per questi tempi, Cutrone va benissimo. Di sicuro va meglio di Higuain, tanto per fare un confronto. Il gol del giovane bomber è arrivato anche grazie a un errore di Bonnefoi, portiere francese in organico nella Juve per quattro anni (e zero presenze) con una partita in Serie B nel Messina: in piena area si è girato su se stesso come una trottola, il suo sinistro però non era terrificante, solo che Bonnefoi si è fatto passare la palla sotto il braccio. Prima dell’1-0, il Milan era stato pericoloso con tre conclusioni in tre minuti, unico momento in cui si era visto il Pipita, poi aveva traccheggiato fino al colpo di Cutrone. 

    HIGUAIN VUOTO E NERVOSO - Mentre Cutrone si batteva come fa sempre, Higuain vivacchiava ai margini del Milan con un atteggiamento non proprio da guerriero. Se l’è presa vistosamente una volta con Cutrone in ritardo su un suo appoggio e la volta dopo con Halilovic che non si era imbucato come il Pipita desiderava, solo che il suo passaggio era sbagliato. Per il resto, a ogni rifornimento mancato, buttava giù le braccia, quasi arrendevole, per niente coinvolto. A proposito di Halilovic, al debutto da titolare e schierato da Gattuso come esterno destro, è sembrato ancora tenero, ha un bel sinistro, gioca quasi esclusivamente con la palla al piede, in ogni caso non c’era da aspettarsi troppo di più. Quanto a Simic, altro esordiente, è entrato in una difesa nuova. Va rivisto. 

    I GOL DELLA STORIA - Il Milan tris (il bis è quello del campionato, con l’infermeria piena) si preoccupava solo di controllare il vantaggio contro il Dudelange, squadra che sul piano tecnico può valere una formazione della nostra Serie C. E’ successo così che la prima squadra del Lussemburgo ha piazzato a San Siro due colpi che passeranno alla storia del calcio del suo Paese: prima ha pareggiato e poi è passata in vantaggio. Primo gol: da un calcio d’angolo, la palla è sbucata in mezzo all’area sul piede del liberissimo Dominik Stolz (tedesco con un passato nel Sandhausen, Bundesliga 2, la nostra Serie B) che l’ha scaraventata all’incrocio dei pali. Uno a uno al 45'. Facile immaginare come abbia trascorso l’intervallo Rino Gattuso. Ma la pressoché certa sfuriata del tecnico (che aveva ampie responsabilità nella scelta degli uomini: improponibile la coppia Bakayoko-Bertolacci a metà campo) ha avuto l’effetto opposto. Dopo 4' del secondo tempo, San Siro è precipitato nello sgomento, nell’incredulità: David Turpel, lussemburghese anche di nascita, ha segnato il 2-1 per il Dudelange, con un diagonale sul secondo palo, dopo un fallo su Bertolacci non visto dall’arbitro. Come in occasione del primo gol, Reina non aveva colpe. 

    LA RIMONTA DI CALHANOGLU - Gattuso ha cercato di rianimare la squadra con Suso e Mauri. Il Milan ha preso d’assedio l’area del Dudelange e Hakan Calhanoglu ha dato inizio alla sua personale rimonta. Un cross del turco da sinistra, deviato nella sua porta da Cruz, ha portato al 2-2. Anche in questo caso, Cutrone era in agguato, accanto a Cruz per disturbarlo. Chissà invece dov’era Higuain. Il 3-2 è arrivato con una botta secca di Calhanoglu, a pelo d’erba, e ancora con la complicità di Bonnefoi. Per il 4-2 altra autorete, stavolta di testa di Schnell, sempre su punizione del turco. Che è entrato anche nel 5-2: sua la traversa piena dopo un bel tocco al volo, la palla è stata raccolta da Borini, entrato da 47 secondi, e la grande paura, insieme alla grande vergogna, è evaporata da San Siro. 



    IL TABELLINO:

    Milan-Dudelange 5-2 (primo tempo 1-1)

    Marcatori: 21' pt Cutrone (M), 39' Stolz (D), 4' st Turmel (D), 22' st aut. Cruz (D), 26' st Calhanoglu (M), 33' st aut. Schnell (D), 36' st Borini (M)

    MILAN (4-4-2): Reina; Calabria, Simic, Zapata, Laxalt; Halilovic (dal 6' st Suso), Bakayoko, Bertolacci (dal 13' st Mauri), Çalhanoglu; Cutrone (dal 35 st Borini), Higuain. (A disp. G. Donnarumma, Mauri, Suso, Borini, Montolivo, Abate, Rodriguez). All. Gattuso

    DUDELANGE (3-5-1-1): Bonnefoi; Schnell, Cruz (Dal 29'st Pokar), Prempeh; Jordanov, Stolz (Dal 35' st Kenia), Kruska, Couturier, Mélisse; Sinani (Dal 41' st Perez); Turpel. (A disp. Esposito, Malget, Pokar, Agovic, Perez, El Hriti, Kenia). All. Toppmoller. 

    Ammoniti: 19' Stolz (D), 15' st Zapata (M), 28' st Turmel (D). 

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