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    Calhanoglu, il tempo è scaduto: dalla concorrenza di Castillejo a Paquetà

    Calhanoglu, il tempo è scaduto: dalla concorrenza di Castillejo a Paquetà

    • Daniele Longo
    Dopo le 8 reti con 13 assist in 45 presenze della passata stagione, il Milan si aspettava un upgrade da Hakan Calhanoglu. Il numero 10 rossonero però sta deludendo ampiamente le aspettative, rivelandosi la più grande delusione di questa prima parte di stagione. Anche ieri contro il Torino non è mai entrato in partita: zero tiri nello specchio della porta, tanti palloni persi anche banalmente e una condizione fisica che non gli permette strappi o contrasti vigorosi come accadeva solo qualche mese fa.

    LA PROTEZIONE DI GATTUSO - L’ex calciatore del Bayer Leverkusen rimane uno dei fedelissimi di  Gattuso, tanto che anche a mezzo servizio – vedi match contro la Juventus – il tecnico rossonero lo manda sempre in campo dal primo minuto. Al giocatore turco va riconosciuto l'ammirevole spirito di sacrificio messo a disposizione della squadra  in diverse partite dove non era al 100%. Gattuso lo ha coccolato, difeso e messo sempre al riparo dalle critiche attribuendosi le responsabilità di questo periodo molto difficile, ma adesso va trovata una soluzione. Perché questo Calhanoglu non riesce a dare nulla in più a questo Milan e spesso diventa anche un problema in campo. 

    LA CONCORRENZA E IL MERCATO - Calhanoglu, se vuole tenersi stretto il posto da titolare, deve ritrovare la fiducia in se stesso. Provare la giocata illuminante, servire di più e meglio Higuain e Cutrone. Il rischio di ritrovarsi indietro nelle gerarchie è reale e concreto, considerando la concorrenza di Castillejo. L'ex Villarreal, ieri, ha dimostrato di essere in palla e si candida per partire dal primo minuto nella prossima sfida contro il Bologna. Ha gamba e tecnica ma per Gattuso deve migliorare nella fase di non possesso palla e copertura. Senza dimenticare che a gennaio sarà a disposizione il nuovo acquisto Paquetà, sul quale il Milan ha investito tanto e ripone speranze per un futuro da craque assoluto. Il tempo sta per scadere, due sono le strade per Hakan: o torna ad essere il giocatore determinante della primavera scorsa, o rischia di finire nella lista dei sacrificabili sull'altare del mercato. 

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