E' durato due ore l'interrogatorio di Antonio Rosati negli uffici romani della Procura della Federcalcio. L'ex portiere del Lecce, ora al Napoli, è stato convocato dagli investigatori federali per chiarire il presunto coinvolgimento, sostenuto soprattutto dall'ex calciatore Carlo Gervasoni, nello scandalo calcioscommesse.

"Quanto alla partita Lecce-Lazio (giocata lo scorso 22 maggio e terminata 4-2 per la formazione biancoceleste, ndr) Gegic mi disse - si legge nel verbale di Gervasoni - che tramite Zamperini lui e gli slavi si misero nuovamente in contatto con Mauri della Lazio per manipolare la suddetta partita. Successivamente avuto questo contatto con Mauri, furono corrotti sei o sette giocatori del Lecce tra i quali ricordo solamente Benassi e Rosati".

Accuse pienamente rigettate da Rosati, interrogato oggi pomeriggio dai collaboratori del procuratore Stefano Palazzi. "Il giocatore è del tutto estraneo al calcioscommesse - ha spiegato Paolo Rodella, avvocato di Rosati - Ci hanno soltanto chiesto chiarimenti sulle solite partite (presumibilmente anche Brescia-Lecce 2-2 del 27 febbraio 2011 e Inter-Lecce 1-0 del marzo 2011, ndr)".

La seconda inchiesta sportiva sul calcioscommesse è vicina alla conclusione. Giovedì sono previste oltre venti audizioni: tra gli altri verranno ascoltati l'ex giocatore Cossato e gli ex del Lecce Vives e Cacia, mentre dovrebbe essere rimandato l'interrogatorio del presidente del Siena Massimo Mezzaroma.