Calcioscommesse:| Interrrogato ex ds Reggina
Con l'ex direttore sportivo della Reggina, Gianni Rosati, è ripresa in Procura federale una nuova settimana di audizioni per la vicenda del calcioscommesse, ma la giornata di oggi rispetto a quelle della settimana scorsa è stata particolarmente tranquilla. In calendario, infatti, il pool del Procuratore Stefano Palazzi aveva messo soltanto l'audizione dell'ex dirigente amaranto che, giunto in compagnia dell'avvocato Ciarlocchi intorno alle 15:45, si è intrattenuto in via Po per poco più di 40 minuti. La Reggina, e il suo presidente Lillo Foti, sono tirati in ballo nello scandalo dal pentito Carlo Gervasoni che nell'interrogatorio sostenuto lo scorso 12 marzo in Procura a Cremona dichiara senza troppe perplessità che »l'Albinoleffe ha venduto la partita Reggina-Albinoleffe, del 30 maggio 2010, e terminata 3-1«. L'ex calciatore di Cremonese e Piacenza racconta che »della cosa mi ha informato il Carrobbio (ex Reggina, ndr) precisandomi che fu proprio il presidente della Reggina, contattando il presidente dell'Albinoleffe promettendogli di restituirgli il favore l'anno successivo. Non so se gli diede anche del denaro«. In quel momento gli amaranto erano in piena lotta per non retrocedere e la vittoria fu determinante ai fini della salvezza della squadra calabrese. L'altra presunta combine che coinvolgerebbe la Reggina sarebbe proprio il match con l'Albinoleffe della stagione successiva (8 dicembre 2010) quando al Granillo i bergamaschi si imposero 2-1, ottenendo così l'ipotetica ricompensa al favore. Rosati, direttore sportivo degli amaranto dall'ottobre 2009 al giugno 2010, sarebbe stato convocato da Palazzi per rispondere della prima partita, ma all'uscita dalla sede di via Po non ha voluto fornire dettagli sulla sua presenza in Procura. »Sono stato chiamato per la testimonianza di un giocatore che mi ha nominato per una partita completamente inutile«, si è limitato a dire. Per poi aggiungere: »Un calciatore dalla doppia personalità dice che gli avrei chiesto un favore«. Domani invece sarà la volta di diversi calciatori,tra cui l'ex Milan e Udinese Tomas Locatelli, oggi all'Atletico Arezzo, che insieme agli ex compagni al Mantova, Mirko Bellodi (ancora in forza al Mantova) e Maurizio Nassi (oggi all'Alessandria) dovrà rispondere della tentata combine tra Mantova e Ancona. »All'epoca io militavo al Mantova - racconta Gervasoni -. Il 30 maggio 2010 abbiamo cercato di comprare la sconfitta dell'Ancona o quanto meno di concludere un accordo che consentisse di 'guardarè gli altri risultati delle partite per la salvezza che si disputavano contemporaneamente«. Nel corso dell'interrogatorio Gervasoni svela ulteriori dettagli. »Fu il Magalini a darci la macchina della società per recarci ai luoghi dell'appuntamento con i giocatori dell'Ancona. [.] Vi fu il primo incontro in un parcheggio nel quale io, Locatelli, Bellodi e Nassi ci incontrammo con il Mastronunzio dell'Ancona«.