Calcioscommesse: Corvia 'Nessun invito a comparire'
L’Avv. Giovanni DEL RE, quale difensore del sig. Daniele CORVIA, con riferimento alle notizie riportate ripetutamente da Skysport 24, e riguardanti il presunto imminente incontro tra Daniele Corvia e il P.M. Di Martino presso il Tribunale di Cremona, nel ribadire ancora una volta la totale estraneità ai fatti del giocatore e la sua assenza dal registro degli indagati, precisa che non è stato inviato, dalla procura di Cremona, alcun invito a comparire. Unica reale possibilità è che il sig. Corvia possa essere sentito dal P.M. dr. Maisto al quale è stata affidato l’esposto del 16 maggio 2011, presentato, come ricordiamo, dallo stesso Daniele Corvia, allorché ricevette una telefonata il giorno 13 ed un SMS il 16.05.2011 da parte di persona sconosciuta, poi identificata come il sig. Massimo Erodiani, che gli chiedeva inopinatamente un pagamento. Per scelta personale del giocatore, Daniele Corvia si è dichiarato a disposizione della magistratura per poter dare il proprio contributo all’accertamento dei fatti e delle responsabilità, ove la sua testimonianza possa essere ritenuta di interesse. Relativamente poi alle intercettazioni, non presenti nella nota ordinanza ed allo scrivente del tutto sconosciute, che sono apparse sul numero del 23.06.2011 della Gazzetta dello Sporti, pagina n.17, e che riportano le conversazioni tra Pirani ed Erodiani nella quale Erodiani riferisce di aver appreso notizie da Corvia, la testata dovrebbe far capire meglio lo scenario che emerge da quanto, ad oggi, a nostra conoscenza e non titolare “Parlavo con Corvia. Era lui?”, in quanto tale titolo getta soltanto ombre ed insinuazioni su circostanze invece certe.
Infatti, senza voler ribadire che il sig. Corvia non ha collegamenti, account, indirizzi Skype, che non si è pertanto mai potuto collegare con alcuno dei personaggi presenti nell’inchiesta, debbono essere ricordate le precedenti intercettazioni e risultanze (ordinanza del 28.05.2011) nelle quali emerge chiaramente come il sig. Erodiani tormentava Paoloni perché voleva mettersi in contatto diretto con alcuni giocatori, ma Paoloni, in un modo o nell’altro, non glielo aveva mai permesso, anzi ancor di più, il Paoloni ha ammesso di essersi spacciato -telematicamente- per Corvia, per fingere le informazioni che era costretto a dare. Come saprete oggi 23.06,2011 sono iniziate a Roma, presso la sede della Polizia Postale, gli esami sull’IPHONE del sig. Paoloni, indagini che potranno definitivamente chiarire quali contatti tramite Internet aveva, con chi e con quali riferimenti e riscontri.
Poiché però il comportamento di alcuni giornali non tiene ancora conto della evidenza dei fatti e nonostante una evidente ed incontrovertibile totale estraneità del sig. Corvia continua a rappresentarlo o con accostamenti fotografici o con titoli ambigui come personaggio negativamente coinvolto nell’inchiesta nella quale, ove presente, potrebbe solo essere un teste utile agli inquirenti, il sig. Corvia non potrà fare altro che querelare chi diffonde tali immagini e notizie.