CALCIOSCOMMESSE: 16 arresti, c'è anche Signori! Indagato Doni
Sedici persone, tra cui ex giocatori di serie A, calciatori di serie minori ancora in attività e dirigenti di società, sono stati arrestati dalla polizia a conclusione di un'indagine sul calcio scommesse condotta dalla squadra mobile di Cremona e coordinata dal Servizio centrale operativo.
Dall'inchiesta è emerso che gli arrestati avrebbero fortemente condizionato negli ultimi mesi il risultato di alcuni incontri dei campionati di Serie B e di Lega Pro. Nei loro confronti la magistratura di Cremona ha emesso sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e nove agli arresti domiciliari.
Tra gli arrestati vi sono anche titolari di agenzie di scommesse e liberi professionisti, mentre gli indagati sarebbero complessivamente una trentina. Gli arresti sono stati eseguiti dagli uomini della polizia a Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara. Nel corso dell'operazione sono state eseguite anche una serie di perquisizioni nelle abitazioni degli indagati, in alcune ricevitorie e presso uno studio di commercialisti che avrebbero consentito di acquisire ulteriori elementi utili alle indagini.
C'E' ANCHE BRESCIA-BOLOGNA - Anche la discussa partita tra Brescia e Bologna del 2 aprile, finita 3-1 per i lombardi, compare tra le carte dell'inchiesta di Cremona. In un'intercettazione del 25 marzo, Pietro Bassi, "un informatore amico del ds della Nocerina" secondo l'ordinanza, predice a Gianfranco Parlato, uno degli arrestati, quattro risultati rivelatisi esatti: Crociati Noceto-L'Aquila 0-1, Taranto-Nocerina 2-1, Lucchese-Benevento 1-2 e appunto Brescia-Bologna 3-1. "Il Brescia prende tutto capito?", dice Bassi a Parlato che chiede: "Che ha?". "Il Bolo". "Può essere quello può essere". La previsione viene confermata anche tre giorni dopo in una telefonata tra Giampaolo Tagliatti, titolare di un'agenzia di scommesse, e Massimo Erodiani, uno degli arrestati: proprio quest'ultimo tranquillizza TaglIatti, dicendosi certo della vittoria del Brescia. La gara, decisa in avvio da due reti in dieci minuti dei lombardi, fu al centro di numerose polemiche già nei giorni precedenti, provocando la reazione stizzita dell'allenatore rossoblù Malesani.
ARRESTATO BEPPE SIGNORI, DOMICILIARI A EX CAPITANO LAZIO - C'é anche l'ex capitano della Lazio e attaccante della Nazionale, Beppe Signori, tra le persone arrestate dalla Polizia nell'ambito di un'inchiesta sul calcio scommesse. Lo apprende l'ANSA da fonti qualificate. Per Signori sarebbero stati disposti gli arresti domiciliari. I provvedimenti di arresto riguardano anche alcuni giocatori di serie B (tra cui Sommese e Micolucci dell'Ascoli) e Lega Pro (il portiere del Benevento, Paoloni) ex calciatori (Antonio Bellavista e Gianfranco Parlato) e anche dirigenti di società di Lega Pro. Un'ordinanza di custodia cautelare è arrivata pure all'ex giocatore della Fiorentina, Mauro Bressan. Tra gli indagati ci sarebbero poi l'ex giocatore Stefano Bettarini e il capitano dell'Atalanta, Cristiano Doni.
PROVE 'INCONFUTABILI', INCONTRI MANIPOLATI PER SOLDI - I calciatori e gli ex giocatori professionisti arrestati dalla polizia erano parte integrante di una vera e propria "organizzazione criminale" nella quale ognuno aveva specifici compiti e ruoli, il cui obiettivo era quello di manipolare gli incontri a loro vantaggio. Gli indagati, secondo l'indagine, sarebbero anche riusciti a condizionare alcune partite, attraverso accordi verbali e impegni di carattere pecuniario. Nei confronti dei sedici arrestati, sostengono gli investigatori, ci sono prove "importanti ed inconfutabili". L'indagine, partita sei mesi fa, avrebbe consentito inoltre di individuare la responsabilità dell'organizzazione in un grave evento verificatosi in occasione di un incontro di calcio disputatosi al termine dello scorso anno proprio a Cremona. Quanto avvenuto in occasione di quell'incontro ha permesso ai poliziotti di allargare l'indagine a diversi soggetti gravitanti nel mondo del calcio che, grazie ai contatti diretti ed indiretti, erano in grado di condizionare i risultati di alcuni incontri per poi effettuare puntate di consistenti somme di denaro attraverso i circuiti legali delle scommesse sia in Italia che all'estero.
CALMANTI NELLE BORRACCE - Per condizionare i risultati degli incontri sarebbero stati dati dei calmanti ai calciatori, in modo che giocassero al di sotto delle loro possibilità. E' quanto emerso nell'indagine sul calcio scommesse. I calmanti sarebbero stati messi nelle bibite a disposizione dei giocatori a loro insaputa. L'episodio si sarebbe verificato in Lega Pro nella partita tra Paganese e Cremonese.
CAMPIONATI FALSATI - Il gip Guido Salvini, nell'ordinanza di custodia cautelare che ha portato agli arresti di 16 persone, spiega che l'attività dell'organizzazione "rischia di avere già falsato alcuni dei risultati dei vari campionati: basti pensare che l'Atalanta e il Siena sono state recentemente promosse in serie A e si tratta di due delle squadre coinvolte" nella vicenda. Nel documento si spiega che "l'attività dell'associazione è infatti tuttora in corso e sta incidendo sulle ultime fasi dei vari campionati, con gravi danni per le società, per gli scommettitori leali e per la regolarità delle competizioni sportive. La frequenza delle manipolazioni è impressionante" e si giunge "a situazioni in cui sono gestite contemporaneamente fino a 5 partite di calcio da manipolare". Dalle intercettazioni, inoltre, emerge "l'esistenza di una sorta di tariffario di massima per la compera delle partite".
ECCO LE PARTITE INCRIMINATE - La maggior parte della partite nel mirino della Procura di Cremona che ha condotto l'inchiesta riguardano i campionati di Lega Pro, ma ci sono anche alcuni casi in Serie B (Ascoli-Atalanta, Livorno-Ascoli, Atalanta-Piacenza, Padova-Atalanta e Siena-Sassuolo) e due gare di Serie A: Inter-Lecce e Brescia-Bologna. Entrando nel dettaglio di questo incontro, gli scommettitori hanno puntato sull'Over prevedendo un totale di almeno tre gol, invece il risultato finale è stato di 1-0.