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Calcioscommesse 2011: Abete e Palazzi, i colpevoli devono pagare caro e devono pagare tutto. Occhio: stavolta nessun ritardo
E' stata una giornata pesantissima per il calcio italiano. Una fra le piu' catastrofiche per la sua immagine nell'arco degli ultimi trent'anni, paragonabile per nefandezza al giorno in cui scoppiarono il primo e il secondo calcioscommesse e all'alba di Calciopoli.
Lo choc per cio' che ha scoperto la Procura della Repubblica di Cremona lascia spazio alla furibonda incazzatura di chi ama il calcio contro chi vuole distruggere il calcio. E non ce ne frega nulla se i protagonisti di questa sporca storia siano tesserati o ex tesserati, bidoni o mezze tacche, ex campioni o scamorze.
Ferma restando la presunzione di innocenza che, sino a prova contraria, vale per tutti, trovate nell'interessante disamina tecnica e giuridica della specialista Elisa Brigandi', l'illustrazione di cio' che puo' accadere nell'ambito della giustizia sportiva. Cliccate qui e leggete:
Cio' che ci interessa adesso, domani, dopodomani, e' che la giustizia sportiva faccia presto e bene il suo lavoro. Lo diciamo subito forte e chiaro ad Abete e a Palazzi: stavolta, non azzardatevi a perdere tempo e a fare melina. Fate il vostro mestiere e fatelo alla svelta: gli indecenti ritardi di Calciopoli sono sempre li' a ricordarvi, caro presidente della Figc e caro procuratore federale, che avete perso una montagna di tempo per non pronunciarvi sul ricorso della Juve, depositato il 10 maggio 2010; sulla radiazione di Moggi e altri 41 fra tesserati ed ex tesserati che verra' discussa soltanto il 9 giugno, cioe' quasi cinque anni esatti dopo le sentenze sportive su Calciopoli. Per questo non avete e non avrete mai nessuna giustificazione, nessun alibi, nessuna attenuante.
Quindi, dopo avere mandato a memoria l'ordinanza del gip di Cremona, dopo avere letto e riletto le 626 pagine che aprono uno squarcio devastante sulla credibilita' del Sistema, cari Abete e Palazzi fate cio' che dovete fare e fatelo alla svelta. Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha dichiarato che le porcherie scoperchiate dagli investigatori cremonesi infangano l'intero calcio italiano. Il moto di ribrezzo accusato da Prandelli e dagli azzurri in ritiro a Coverciano li accomuna a milioni di appassionati di calcio, tramortiti da cio' che sta accadendo in queste ore.
Per tutto questo e per quanto temiamo si scoprira' ancora nei prossimi giorni, la Figc ha il dovere di usare il pugno di ferro contro tutti coloro i quali risulteranno colpevoli. L'unico modo per estirpare questo cancro e' usare il bisturi. E usarlo subito. E' chiaro?