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    Calciopoli: Moggi e Venerato; poi Bigon, la Reggina e il passivo con gli arbitri...

    Calciopoli: Moggi e Venerato; poi Bigon, la Reggina e il passivo con gli arbitri...

    La trascrizione di una nuova serie di telefonate e il prosieguo degli interrogatori dei testi hanno caratterizzato l'udienza del processo di Calciopoli, ripreso oggi a Napoli davanti alla nona sezione del Tribunale. I giudici hanno conferito l'incarico al perito Roberto Porto, che già nei mesi scorsi aveva depositato agli atti la trascrizione di un gran numero di conversazioni che gli inquirenti avevano ritenuto non rilevanti ai fini dell'inchiesta.

    Sono complessivamente 151 le telefonate da trascrivere, di cui un centinaio indicate dalla difesa dell'ex dg della Juventus Luciano Moggi. Anche i pm Stefano Capuano e Giuseppe Narducci hanno chiesto la trascrizione di quattro telefonate: a quanto si è appreso, nelle conversazioni intercettate si sentirebbe Moggi mentre invita qualcuno ad adoperare utenze segrete di telefoni cellulari. Il perito ha chiesto 60 giorni di tempo per consegnare i risultati del suo lavoro.

    Oggi è stato interrogato tra gli altri, in qualità di testimone, il giornalista della Rai Ciro Venerato. Il giornalista, che negli anni scorsi ha seguito per la Rai assai di frequente le partite della Juventus (ma con pezzi di appoggio, interviste, e non con l'incarico di curare i servizi principali, ha precisato), a proposito di una conversazione intercettata con l'ex dg bianconero ha escluso di avergli mai chiesto di intervenire presso il suo caposervizio, Ignazio Scardina, dopo che in una circostanza era stato escluso dalla 'griglià dei cronisti che seguivano la Juve. «Mi sfogai con Moggi che considero un amico,- ha detto - ma mi sfogai anche con altre persone, ma purtroppo queste altre telefonate non sono intercettatè. Mi sfogavo con Moggi come mi sfogo con altri amici». Chiese a Moggi di intervenire presso Scardina? «Dissi solo di chiedere a Ignazio cosa era successo».

    Anche il direttore sportivo del Napoli Riccardo Bigon è stato ascoltato come teste. Bigon è stato citato nella sua qualità di ex team manager della Reggina e ha risposto prevalentemente a domande formulate dalla difesa del presidente della società calabrese, Lillo Foti. Bigon ha elencato una serie di errori arbitrali di cui fu vittima nel campionato 2004-05 la Reggina. «Più volte avemmo modo di lamentarci per errori arbitrali. Il mister Mazzarri sottolineò più volte gli errori. Per noi a fine anno, dal punto di vista degli errori arbitrali, il bilancio era in passivo». Il processo riprenderà il 14 dicembre prossimo: dovrebbe essere l'ultima udienza dedicata all'esame dei testimoni. Poi si passerà agli interrogatori o alle dichiarazioni spontanee degli imputati.

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