Calciopoli, arbitri: chi ha deciso lavora in Figc!
Duro sfogo di Bertini dopo la condanna della Corte dei Conti a risarcire la Federcalcio.
"Sconcertante: chi ha deciso lavora in Figc!".
Bergamo si difende: "Le telefonate erano caldeggiate dalla Figc".
Gli ex 'dipendenti' puniti per aver leso l’immagine del calcio, anche quelli assolti nel processo sportivo.
La Juve non commenta: per la società di Agnelli parla l'indennizzo di 443 mln di euro chiesto alla FIGC per i danni subiti.
La Corte dei Conti condanna gli arbitri di Calciopoli a risarcire la Federcalcio.
Nessuna reazione da parte della Juventus alla decisione della sezione giurisdizionale del Lazio della Corte dei Conti che ha condannato gli arbitri coinvolti nello scandalo di Calciopoli a risarcire la Figc. Comprensibile, poiché nel caso specifico non c'è alcun coinvolgimento, neanche marginale: solo lo sfondo di una brutta storia che nemmeno il ritorno dello scudetto allontana.
TAR - La società bianconera continua anzi la sua battaglia, lamentando disparità di trattamento e pretendendo di verificare gli atti amministrativi compiuti dalla Federazione, alla quale, attraverso il ricorso al Tar del Lazio presentato il 14 novembre 2011, ha chiesto un maxi-risarcimento di 443 milioni 725 mila e 200 euro: il totale calcola la riduzione del fatturato e la svendita dei campioni sotto contratto in seguito a Caciopoli, oltre ai danni ricevuti dal titolo in Borsa.
LEGALI - L'atto - 112 pagine - è firmato dai legali del club Michele Briamonte, al tempo anche membro del Consiglio di amministrazione, e Luigi Chiappero. Qualche giorno prima del deposito, il tribunale di Napoli, nell'ambito del processo a Calciopoli, aveva sostenuto l'estraneità della Juventus citata in giudizio per responsabilità oggettiva.