Milan: vietato cedere De Sciglio
Si misurerà su Mattia De Sciglio la reale volontà del Milan di ricostruire una grande squadra partendo dai giovani, progetto impostato nell'estate del 2012, l'anno zero rossonero.
Sull'esterno di difesa milanese, classe 1992, ha puntato gli occhi nientemeno che il Real Madrid di Carlo Ancelotti, un club che, come insegna la storia, non bada a spese se vuole davvero un calciatore (o un allenatore).
Di fronte a un'eventuale importante offerta dei Blancos, diciamo venti milioni di euro, come si comporterebbe il club di via Turati?
Dal punto di vista meramente finanziario sarebbe una possibilità allettante, per un club che finora non è riuscito a vendere né Boateng né Robinho, i due principali candidati alla partenza. E lo sarebbe ancora di più se, malauguratamente (ma non vogliamo neanche pensare a un'ipotesi del genere), la squadra di Massimiliano Allegri non superasse il playoff di Champions League con il Psv Eindhoven.
Ma sotto tutti gli altri punti di vista, cedere De Sciglio sarebbe un disastro: lo sarebbe sotto l'aspetto tecnico, per il valore indiscutibile del giocatore; lo sarebbe agli occhi dei tifosi, che con una cessione del genere vedrebbero già svanire le promesse di un nuovo Milan costruito con i giovani migliori del panorama italiano e internazionale.
Adriano Galliani quindi si affretti a blindare De Sciglio con un nuovo contratto e con un nuovo ingaggio, all'altezza di un elemento che nei prossimi anni, e lo abbiamo già intravisto durante la Confederations Cup, sarà anche un punto fermo della Nazionale.