Kakà torna al Milan grazie ai Galaxy
Proseguono i contatti per riportare Kakà al Milan che, oltre a trattare col Real Madrid, sta discutendo anche con i Los Angeles Galaxy. Il club statunitense potrebbe aiutare economicamente i rossoneri e tesserare il brasiliano negli ultimi mesi della stagione, quando riaprirà il mercato in Usa, prima del Mondiale.
Intanto l'amministratore delegato rossonero Adriano Galliani è pronto a partire in missione a Madrid per cercare di chiudere la trattativa.
17.10 Una rivale in meno per il Milan nella corsa a Ricardo Kakà. Il vicepresidente del San Paolo, João Paulo de Jesus Lopes, ha smentito un ritorno in Brasile del giocatore del Real Madrid: "Siamo sempre in contatto con Kakà, quindi sappiamo che non è interessato a tornare in Brasile. Siamo convinti, però, che quando vorrà tornare, sceglierà il San Paolo. Noi faremo ogni sforzo per prenderlo, quando arriverà quel momento".
16.40 Arrivano da Madrid le parole dell'allenatore del Real Carlo Ancelotti, che apre al passaggio del brasiliano in rossonero: "Kakà ha manifestato in modo chiaro il suo pensiero alla società. Ora vedremo di trovare la soluzione migliore per tutti".
16.30 Secondo quanto riporta il quotidiano spagnolo Marca, il trasferimento di Kakà dal Real Madrid al Milan sta incontrando più difficoltà del previsto. Oltre all'alto ingaggio del brasiliano, trapela che i blancos non si accontenterebbero di meno di 15 milioni di euro per il calciatore, i rossoneri non offrono più di 8.
Il calciomercato Milan andrà avanti fino alle ore 23 del 2 settembre, ma ora prendere Kakà è diventato un obbligo. A conti fatti, i rossoneri hanno perso molti degli obiettivi di mercato seguiti da tempo: Tevez è andato alla Juventus, Eriksen al Tottenham. Sakho è pronto ad unirsi al Liverpool, mentre anche Chiriches è volato in Inghilterra.
Volendo, a questi si potrebbe aggiungere anche Strootman, che invece è sbarcato in Italia ma alla Roma. E con le difficoltà per arrivare a Honda (trattativa ormai tramontata), l'ingaggio di Kakà è diventato necessario. Per risollevare gli animi dei tifosi, mai così delusi, e per ripensare con un po' di ottimismo al futuro.