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Juvemania. Marotta, ultimi 15 giorni: o compra o viene scalzato da Nedved, che porta Ibra
Tutto in due settimane: da oggi al 30 giugno, data della scadenza del suo contratto con la Juventus, Beppe Marotta si gioca la riconferma in bianconero. Il presidente Andrea Agnelli è soddisfatto del lavoro svolto dall'amministratore delegato da quando quest'ultimo è arrivato a Torino, maggio 2010, e tutto lascia credere che la soluzione più probabile sia un rinnovo del contratto, ma le sorprese sono dietro l'angolo. D'altronde anche l'avvocato Michele Briamonte sembrava uno dei fedelissimi del presidente della Juventus, ma bastò un disaccordo sulla gestione del caso Conte-calcioscommesse, meno di un anno fa, per estrometterlo da un giorno all'altro dal cda bianconero, a vantaggio di Giulia Bongiorno.
MAROTTA CONFERMATO PERCHE'. A favore di Marotta citiamo le parole pronunciate dallo stesso Andrea Agnelli lo scorso 13 maggio, in un'intervista a Sky: "Se io guardo ai migliori acquisti che abbiamo fatto, Vidal, Pogba, Barzagli e Pirlo, l'investimento complessivo è stato di circa 14 milioni, Vidal era sui 12, avevamo qualche commissione sugli altri. Quindi, vuol dire che il valore medio dei quattro migliori giocatori che scendono in campo è stato di 3 milioni. Se noi diciamo, dobbiamo spendere a tutti i costi, no. Noi dobbiamo anche essere capaci di trovare queste situazioni". A questi quattro acquisti, Marotta ha aggiunto anche l'ingaggio a parametro zero di Fernando Llorente, un campione del mondo e d'Europa la cui clausola rescissoria era di 37 milioni di euro e che era cercato anche da altre big europee, Manchester City in testa. E chissà che, fra un anno, anche lui non possa essere considerato un grande colpo messo a segno da Beppe Marotta, alla stessa stregua dei quattro nomi di cui sopra.
MAROTTA NON CONFERMATO PERCHE'. All'ad bianconero si imputano sostanzialmente tre difetti: 1) La difficoltà nelle cessioni: Felipe Melo, Martinez, Iaquinta e Ziegler sono i quattro casi più eclatanti, ma la lista completa è più lunga; 2) La propensione a lasciarsi sfuggire considerazioni di mercato dal contenuto illusorio per i tifosi bianconeri. E ricordiamo frasi su: Aguero, Giuseppe Rossi, Dzeko, Van Persie, Drogba...; 3) L'incapacità dimostrata finora nelle trattative condotte ad altissimo livello: con grandi club e per grandi nomi, là dove è vero che contano soprattutto le risorse economiche (e quelle non dipendono da Marotta, ma dalle casse della società), ma dove hanno il loro peso anche la personalità, il carisma e le capacità strategiche e di comunicazione, Marotta ha puntualmente fallito, dimostrando di non avere il fisique du role necessario per poter trattare a certi livelli.
Ora, nell'attuale campagna trasferimenti, Beppe Marotta è impegnato in tre trattative importanti, che tutti conosciamo e che portano i nomi di Stevan Jovetic, Carlitos Tevez e Gonzalo Higuain. Per un motivo o per l'altro, tutte e tre sembra che stiano seguendo lo stesso destino che hanno avuto, nel 2011 e nel 2012, trattative analoghe. Per Jovetic è muro contro muro con la Fiorentina e si sta inserendo il Manchester City; per Tevez la Juve è partita per prima (grazie al ds Fabio Paratici), ma ora è stata superata dal Milan; per Higuain il quadro è migliore, ma il prezzo chiesto dal Real (30 milioni) è decisamente più alto rispetto a quello messo in preventivo dalla Juventus (22 milioni), e non bisogna sottovalutare la concorrenza dell'Arsenal.
Tutto in due settimane, ripetiamo. L'idea della Juventus al momento è quella di riconfermare Beppe Marotta, ma se nei prossimi quindici giorni dovessero ufficialmente svanire sia Jovetic che Tevez e Higuain, non ci dovremmo stupire di niente. Neanche di una promozione di Pavel Nedved a uomo mercato della Juventus, insieme a Paratici e Conte. Nedved al timone di comando del mercato bianconero: Mino Raiola e Zlatan Ibrahimovic forse non aspettano altro...