E' arrivato come erede di Maicon, per strapparlo al Santos  l'Inter ha investito quasi 5 milioni di euro, ma Jonathan, in quasi due anni a Milano, non è riuscito a confermare tutte le aspettative che c'erano su di lui. Lento, prevedibile, mai decisivo. Ma da un mese a questa parte le cose sembrano essere cambiate. Jonathan è rinato, da regionale si è trasformato frecciarossa, come ai tempi dell'O Peixe.

E ieri, dopo mille critiche, si è sfogato: "Ognuno ha una sua personalita', quando ho giocato secondo me non ho fatto malissimo, ma ad un certo punto tutti chiedevano che andassi via e sembrava fossi colpevole anche se nevicava o pioveva. Succede, io ho sempre lavorato e so che sono qui perche' ho le qualita' per restare. L'Inter e' una grande squadra e se mi hanno comprato e' perche' i direttori sanno chi sono e sono bravi, cazzo. Non voglio dire che sono il migliore del mondo, so che non lo sono. C'e' chi ha fatto il paragone con Maicon, che e' un campione e un amico, ma lui e' lui e io sono io. Ognuno ha le sue caratteristiche".

La sua cessione a giugno sembrava cosa certa, ma l'ultimo mese di Jonathan potrebbe cambiare i piani di Branca & Co. Il brasiliano, classe 1986, ha un contratto fino al 2015, da 1,2 milioni di euro netti a stagione, che potrebbe anche rinnovare. Perchè da peso, ora, è diventato risorsa.