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  • Intermania: i migliori e i peggiori colpi di mercato dell'era Moratti

    Intermania: i migliori e i peggiori colpi di mercato dell'era Moratti

    • Cristian Giudici

    25 febbraio 1995 - 15 ottobre 2013: oltre 18 anni e mezzo dopo aver comprato l'Inter da Ernesto Pellegrini, Massimo Moratti cede il 70% della società all'indonesiano Erick Thohir. Il presidente lascia tanti trofei in bacheca e soprattutto un ricordo indelebile nei cuori di tutti i tifosi nerazzurri, che grazie a lui sono tornati sul tetto d'Italia, d'Europa e del Mondo. 

    Calciomercato.com ha selezionato i migliori e i peggiori acquisti della sua gestione. Nella top 11 spadroneggiano gli eroi del Triplete con sette giocatori in campo più Mourinho in panchina. Nel tridente d'attacco, al fianco del Fenomeno Ronaldo, seppur a malincuore preferiamo Eto'o e Ibra a Vieri e Milito per via del loro maggiore spessore a livello internazionale. Nel centrocampo tutto argentino non si possono escludere i senatori Zanetti e Cambiasso, mentre scegliamo Veron e non Simeone o Stankovic per dare più qualità al reparto vista l'assenza di un fantasista di ruolo come Baggio, Djorkaeff o Sneijder. In difesa l'unico elemento extra-Triplete è il brasiliano Roberto Carlos

    Moratti aveva pescato subito il terzino sinistro giusto, per poi cederlo con troppa fretta al Real Madrid e iniziare una caccia infinita al suo erede che ha portato a vestire la maglia nerazzurra i vari Centofanti, Pistone, Tarantino, Mezzano, Milanese, Silvestre, Gilberto, Georgatos (non male), Serena, Macellari, Gresko (simbolo della tragedia del 5 maggio 2002 all'Olimpico), Coco (in cambio di Seedorf al Milan!), Brechet, Favalli, Maxwell (il più azzeccato) e Grosso fino ad arrivare ai giorni nostri con il giapponese Nagatomo (ok) e Alvaro Pereira (male). 

    Nella formazione peggiore in porta c'è l'uruguaiano Carini, arrivato dalla Juve in cambio di un certo Cannavaro, che poi nel 2006 ha vinto Mondiale e Pallone d'Oro. In difesa spazio a Rivas e Silvestre (a scelta tra gli omonimi Martin e Nelson da una parte e Mikael e Matias dall'altra) oltre a Domoraud, sbarcato in Italia con la nomea di nuovo Thuram e lo zampino di Moggi, che si vanta di averlo consigliato indirettamente all'Inter di Lippi (l'unico italiano selezionato). Il centrocampo parla portoghese col brasiliano Vampeta e l'ex juventino Paulo Sousa (in ballottaggio con lo spagnolo Farinos) in cabina di regia, mentre sulle fasce agiscono 'Trivela' Quaresma e il connazionale Sergio Conceiçao, preferito all'olandese Van der Meyde. La coppia d'attacco è formata due grandi bomber sudamericani, arrivati però troppo tardi a fine carriera: Batistuta e Forlan, che vantano una carriera ricchissima di gol rispetto alle meteore Caio e Rambert. La chiusura spetta di diritto a Recoba, che non trova spazio in nessuna delle due formazioni, ma che forse è il vero pupillo di Moratti, da sempre innamorato di questo talento tutto genio e sregolatezza.

    TOP INTER (4-3-3): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Roberto Carlos; Zanetti, Cambiasso, Veron; Ibrahimovic, Ronaldo, Eto'o. All. Mourinho. 

    FLOP INTER (4-4-2): Carini; Rivas, Domoraud, Silvestre, Gresko; Sergio Conceiçao, Paulo Sousa, Vampeta, Quaresma; Batistuta, Forlan. All. Lippi. 


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