Calciomercato al via: ecco le regole da seguire per tesserare i calciatori
In attesa dei grandi colpi di mercato della finestra di gennaio, Calciomercato.com ha chiesto all’agente Fifa Jean-Christophe Cataliotti, titolare dei corsi per aspiranti agenti fifa e osservatori organizzati da www.footballworkshop.it (per info: avvcataliotti@libero.it), quali sono le regole da seguire per tesserare i calciatori professionisti.
Sono quelle dettate dal regolamento per lo status e il trasferimento dei calciatori. Per prima cosa non tutti sanno che i calciatori possono essere tesserati per un massimo di tre società a stagione.
E possono giocare per tutte e tre le società?
Come regola generale, il calciatore può disputare partite ufficiali durante la stagione (vale a dire, il periodo che comincia con la prima partita ufficiale del campionato di Lega nazionale e che si conclude con l’ultima partita ufficiale dello stesso campionato) soltanto per due società. In deroga alla suddetta regola, se il calciatore viene trasferito tra due società appartenenti a Federazioni con stagioni sovrapposte, viene concessa al calciatore stesso la possibilità di disputare incontri ufficiali per una terza società.
Quindi un calciatore potrebbe disputare partite ufficiali per più di due società che competono nello stesso campionato nazionale o coppa durante la stessa stagione?
In tal caso la risposta è negativa, dovendo essere tutelata l’integrità sportiva delle varie competizioni.
La Federazione che provvede al tesseramento è obbligata a fornire alla società per la quale il calciatore viene tesserato il passaporto del calciatore. Ma di che cosa si tratta esattamente?
Altro non è che un documento contenente tutte le informazioni relative al calciatore. In pratica, il passaporto del calciatore deve indicare tutte le società per le quali quest’ultimo è stato tesserato a partire dalla stagione in cui ha compiuto il 12° anno di età.
Ma qual è l’utilità del passaporto del calciatore?
E’ utile a vari fini, ma soprattutto per calcolare la c.d. indennità di formazione, che deve essere corrisposta alla o alle società che hanno provveduto alla formazione del calciatore (la formazione e l’istruzione di un calciatore si svolge tra i 12 e i 23 anni). In linea generale, l’indennità di formazione deve essere corrisposta fino al 23° anno di età per la formazione ricevuta fino all’età di 21 anni.
E questa indennità di formazione quando è dovuta?
E’ dovuta quando un calciatore viene tesserato per la prima volta come professionista e quando un professionista viene trasferito fra società appartenenti a due Federazioni diverse prima della fine della stagione del suo 23° compleanno.
Ma come si calcola?
I calcoli non sono semplici, tanto da rappresentare uno scoglio anche in sede di esame per agenti FIFA. Ciò che, comunque, occorre rimarcare, in termini generali, è che, per calcolare l’indennità di formazione dovuta alla o alle società precedente/i, è necessario prendere in considerazione i costi che sarebbero stati sostenuti dalla società di destinazione, qualora questa avesse dovuto provvedere da sola alla formazione del calciatore.
In definitiva, l’indennità di formazione è una voce di spesa rilevante per la società acquirente?
E’ proprio così. Infatti, uno scrupoloso Agente Fifa deve essere in grado di effettuare i suddetti conti con precisione e celerità. La società di destinazione, infatti, deve essere ben informata. Per curiosità, invito a consultare i costi relativi alla formazione sul sito della FIFA (www.fifa.com).