Redazione Calciomercato
Calcio inflazionato, prezzi raddoppiati in dieci anni. Il dato sugli attaccanti fa paura
LE CIFRE - Le somme coinvolte nel trasferimento dei giocatori da parte di società di calcio professionistiche sono passate da 3,8 miliardi nel 2013/14, fino ad arrivare a 9 miliardi di euro nella stagione in corso.
LA PREMIER - L'aumento degli investimenti nel mercato era generale prima della crisi sanitaria, mentre si è concentrato sulla Premier League dalla pandemia. Durante la stagione 2022/23, i club della massima divisione inglese hanno rappresentato una percentuale record delle commissioni di trasferimento investite in tutto il mondo: il 40,2%, rispetto a una media del 25,4% tra il 2013/14 e il 2019/20. Non sorprende, quindi, notare che i prezzi dei giocatori ingaggiati dai club della Premier League sono aumentati più di quelli dei calciatori ingaggiati da squadre al di fuori di questo campionato: +12,6% contro l'8,0% annuo.
RUOLI, ETÀ - Questo studio ha suddiviso l'inflazione in base al ruolo e all'età dei calciatori. Per quanto riguarda i portieri, la percentuale è aumentata del 3,3%, mentre per i terzini del 10,4%. Parlando dei difensori centrali è livellata del 12,5%, per i centrocampisti del 19,1%. Il dato che fa spavento è legato agli attaccanti: il loro prezzo è aumentato del 52,5% nel corso dei dieci anni in esame. Secondo l'età dei giocatori: pari o inferiore a 21 anni (+12,8%), da 22 a 25 anni (+45%), nella fascia 26-29 (+24.9%) e sopra i 30 anni la percentuale scende al 5%.
LA CONCLUSIONE - L'inflazione generale per il prezzo dei calciatori è stata de 9% annuo dalla stagione 2013/14, arrivando al 90%, bonus esclusi, nella stagione in corso. Mentre, aggiungendo le parti variabili, raggiunge il 116%..
Ciò vuol dire che, ad esempio, un giocatore valutato 1 milione di euro dieci anni fa, oggi viene pagato 2,16.