Sulla piattaforma Sky da sempre i programmi della Rai sono criptati: un modo per incentivare gli abbonati a pagare il canone della tv di stato, tassa per altro obbligatoria. Ora però la Rai è pronta ad interrompere l'oscuramento delle trasmissioni della Tv pubblica a patto però che "la pay tv li sostenga nella battaglia contro coloro che ingannano il Fisco evadendo il canone".

Come riportato dall'edizione odierna de La Stampa infatti tra i 4,76 milioni di abbonati (dato aggiornato a giugno 2013) si nasconderebbe un 25%  di evasori (all'incirca 1 milione e 190mila persone) del canone Rai che la tv pubblica vorrebbe riuscire a scovare grazie anche all'aiuto di Sky: il recupero ammonterebbe all'incirca a 120/130 milioni di euro.

La prima risposta di Sky però è stata negativa: "Mai violeremo la privacy dei nostri abbonati". La tv satellitare parla addirittura di richiesta sorprendente da parte della Rai che in cambio propone la fine del criptaggio delle proprie trasmissioni: già due sono le sentenze che hanno ribadito come la tv statale debba rispettare il principio di universalità tecnologica e di non discriminazione (Tar del Lazio e Consiglio di Stato).

La precisazione della Rai, rilasciata proprio presso le colonne de La Stampa, spiega come non si voglia violare la privacy ma semplicemente accedere alla banca dati degli abbonati della tv satellitare di Sky: "Il canone - specifica la tv di Viale Mazzini - si paga solo per il fatto di possedere una televisione e a Sky si chiede non di aiutare la Rai ma semplicemente di verificare eventuali fuori legge tra i propri abbonati esercitando una sora di persuasione morale sugli abbonati evasori del canaone".