CALCIO ALLA TV. E' internet, bellezza, lasciali dire!
Platone stesso, nonostante fosse un uomo laborioso, paziente, pieno d'indulgenza per i difetti degli uomini, aveva pure i suoi detrattori. Un giorno, un amico glielo disse ed egli rispose: "Lasciateli dire, io vivrò in modo da far cambiare loro il linguaggio".
Un pensiero quanto mai appropriato se, guardando alla comunicazione nel 2010, pensiamo all'enorme differenza che esiste ancora fra la televisione, un mezzo che non accetta il confronto ma solamente lo spettatore che guarda e tace, e internet, un luogo in cui il "lasciateli dire" è fondamentale. Su un sito di informazione, un blog, una community, ogni lettore, ogni utente, ha la possibilità di commentare quanto ha letto, e di dire la sua. Certo, è necessario un lavoro di moderazione, che ponga un freno a volgarità e insulti gratuiti, ma togliere totalmente ai lettori (compresi i detrattori) la possibilità di dire la loro, significa snaturare l'essenza stessa di internet.
Per esemplificare il concetto, ma è solo uno fra i tanti esempi che potremmo citare, ricordiamo la sospensione dei post dei lettori sul sito Sportmediaset. Abbiamo letto le motivazioni e sono anche ragionevoli, ma non vorremmo che questa difficoltà derivi dal background televisivo della testata, formato su un'impostazione che, come dicevamo, si fonda sull'assenza di confronto con l'utente (telespettatore in primis, e ora lettore).
Lungi dal voler dare lezioni a chicchessia, ci limitiamo a fotografare la situazione, invitanto i colleghi di Sportmediaset, ma non solo loro, a rimettere nell'armadio la bandiera bianca e a far in modo, col loro lavoro, che i lettori cambino il loro linguaggio.