Calcagno, su Bonucci un’uscita incomprensibile. È un ex da anni, se non se n’è accorto è per colpa di chi lo paga
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Intanto, come ha scritto la Juventus, nel suo breve comunicato di replica, Bonucci non subisce alcuna condotta “illegittima e vietata dall’accordo collettivo”, visto che fruisce degli impianti della Continassa, che ha un preparatore atletico e un allenatore a disposizione, che a fine mese percepisce intero e regolare stipendio (per carità di patria ometto la cifra).
A me, insomma, non sembra proprio che venga “calpestata la sua dignità” e meno che mai egli stia subendo “danni professionali gravi”.
Grottesco, poi, che Calcagno dica che a Bonucci “questa vicenda sta precludendo opportunità importanti, compresa la maglia azzurra”. Tre domandine, senza malizia e senza polemica, al presidente dell’Aic. Si è accorto che con il calciomercato ancora aperto, Bonucci non ha ricevuto una proposta che sia una, dopo essersi inutilmente offerto a Lazio e Fiorentina?
Ha assistito, alla penultima partita della Nazionale, in cui Bonucci, oltre a commettere errori difensivi gravi, è stato di gran lunga il peggiore in campo? Davvero pensa che l’ex ct Mancini (o adesso chi per lui) avrebbe continuato a chiamarlo in Nazionale?
Caro Calcagno, Bonucci ha chiuso la sua carriera da almeno un paio d’anni. Purtroppo non se n’è accorto perché la Juve, contro ogni logica aziendale, continua a retribuirlo e a farlo allenare.
Udinese - Juventus (20:45 20/08)