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Calabria: 'Possiamo vincere la Champions. Ora il Milan è sano, qui ho realizzato un sogno'
SOGNO ROSSONERO - "Ho realizzato il mio sogno, anche se ho ancora qualche trofeo da vincere (ride, ndr)".
INZAGHI E MIHAJLOVIC - "Ho lavorato con Pippo anche nelle giovanili, con lui ho solo bei ricordi, abbiamo ancora un ottimo rapporto. Sinisa mi ha voluto in rosa dopo la preseason: non dimenticherò mai che gli devo molto".
LA FASCIA - "Essere il capitano di uno dei migliori club del mondo, essendo cresciuto in una famiglia del Milan, è qualcosa di troppo grande. Il sogno della mia vita".
MALDINI - "Quando ero piccolo giocavo con suo figlio e non avevo nemmeno il coraggio di avvicinarmi a Paolo. Adesso abbiamo un rapporto molto sincero: sai che se hai bisogno di qualcosa lui c'è".
SOCIETA' SANA - "Abbiamo vissuto delle difficoltà, ma gli alti e bassi mi hanno fatto crescere, in un'entità come il Milan le responsabilità pesano di più. Adesso la società è sana, sono arrivati giocatori importanti e, con loro, i risultati. Continueremo a crescere".
LA CHAMPIONS - "È la competizione più importante, ma dobbiamo considerarla come un punto di partenza e consolidarci, disputando questa competizione ogni anno. Ogni derby porta una pressione enorme e giocarlo in Europa è un'occasione unica. È qualcosa che andrà oltre il calcio, ma quello che amo è che c'è rivalità e, allo stesso tempo, enorme rispetto tra le due entità. Non vedo l'ora di viverlo".
RENDIMENTO - "La Champions League ti toglie tante energie e se non hai tutti a disposizione il logoramento fisico è enorme. Detto questo, anche noi giocatori abbiamo una responsabilità. Dobbiamo giocare le partite di campionato come se fossero gare di Champions League".
L'INTER - "È una squadra di qualità e una grande squadra. Quest'anno il suo punto di riferimento è Lautaro: sta facendo una stagione incredibile e, in più, ha vinto il Mondiale".
VINCERE LA CHAMPIONS - "Real o City? Con un derby davanti, per me è difficile rispondere, anche se il sogno di vincere la Champions League è nelle nostre teste. È così per chiunque: gioco a calcio perché voglio vincere dei trofei. I giocatori di Inter, Madrid e City la penseranno allo stesso modo, ma dobbiamo essere tutti concentrati sulle semifinali".