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Cairo: 'Superlega? Demagoghi e irrealisiti, rispettate i tifosi! Si torna al 1700, vogliono un calcio aristocratico'
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CONTRARIO - "Ho seguito dall’inizio, da due anni e mezzo fa, la vicenda della Superlega e da uomo di calcio e di sport ero e sono totalmente contrario. L’ho sempre reputata e la reputo tuttora una cosa da rifuggire come la peste. È una trovata perniciosa che non dà la minima attenzione a quello che è il merito sportivo. Fotografa una realtà del passato e vuole cristallizzarla nel futuro".
CORTE DI GIUSTIZIA - "La definirei una decisione contraddittoria: da una parte sostiene che non ci devono essere monopoli come quelli dell’Uefa e della Fifa, ma allo stesso tempo concede una possibilità a questa Superlega che è contro la libera concorrenza perché vi partecipano sempre gli stessi. Non capisco come si possono criticare i monopolisti e poi dare luce verde a una competizione che fotografa lo “status quo”, o poco ci manca, perché ci sono solo i “pannicelli” caldi delle due promozioni tra le tre categorie della Superlega. È una cosa da aristocrazia del ‘700, una situazione che ricorda il periodo precedente alla Rivoluzione Francese, quando la nobiltà aveva diritti divini e c’erano gli unti dal Signore, poi tutti gli altri. Da allora però sono passati oltre due secoli. Per fortuna, aggiungo"
RISPETTO PER I TIFOSI - "Esatto. È anche una questione di rispetto per i tifosi, per coloro che pagano il biglietto allo stadio e hanno il piacere di sognare una sorpresa sul campo contro una grande o la crescita della propria squadra, magari con investimenti giusti fatti dalla proprietà. Chi investe e ha idee, deve potersi affermare. Se ciò non fosse possibile, non sarei mai diventato editore di Rcs, un’azienda che prima del mio arrivo era in forte perdita. A maggior ragione questo deve succedere nello sport, la cosa più democratica che ci sia: lì i raccomandati non esistono, contano solo i risultati e vincono i più bravi. Prendete per esempio l’atletica e i 100 metri: uno può anche essere raccomandato ma se li corre in 11 secondi e gli altri in 10, non lo prende in considerazione nessuno. Introducendo situazioni da parrucconi del ‘700 come questa Superlega, si vorrebbe garantire potere a chi rischia di perderlo o di non averlo assicurato per sempre».
PARTITE GRATIS - "Una trovata irrealistica, demagogica e impossibile da realizzare"