Cairo pensa ad anticipare il rientro a Torino di un prestito
Nell'agosto 2005 falliva il Torino Calcio; andava disperso il patrimonio tecnico della prima squadra (con un'ossatura giovane e interessantissima composta dai vari Sorrentino, Marchetti, Comotto, Mezzano, Balzaretti, Marchese, Mantovani, Mudingayi, Pinga, Quagliarella, Acquafresca...), ma il dramma sportivamente più grave è stato forse quello del completo azzeramento del vivaio, da sempre fiore all'occhiello del club, che da allora ha vivacchiato con i pochi pezzetti sopravvissuti alla diaspora (uno su tutti, Angelo Ogbonna) ma per il resto ha dovuto ricominciare daccapo.
Dopo tanti anni, fatti di difficoltà oggettive ma anche di critiche alla gestione di Urbano Cairo, finalmente ecco rispuntare dei germogli granata che sembrano in grade di rinverdire - o di iniziare a farlo - i fasti del passato. In Serie B, specialmente, una generazione di "torelli" vanta diversi fiori all'occhiello pronti a rientrare alla base; uno su tutti, Antonio Barreca. Il terzino sinistro del Cittadella nelle scorse settimane ha trovato il suo primo gol in cadetteria, la convocazione azzurra in Under 20 e quella nella B Italia, la Nazionale di categoria. Visto il logorio cui Ventura sottopone i propri esterni, qualcuno sta facendo un pensierino a riportarlo a casa già a gennaio; difficile si concretizzi l'ipotesi, ma se ne discuterà.