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Cairo: 'Mazzarri lo volevo al Torino già nel 2007. Il Var? Ci ha penalizzato'
"Non ero più abituato a fare conferenze stampa di questo genere perché era dal marzo del 2011 che non mi capitava di esonerare un tecnico, purtroppo abbiamo dovuto fare questa scelta - ha esordito il massimo dirigente granata - dico purtroppo perché ho imparato che la continuità è un'ottima cosa. In questo caso, insieme a Gianluca Petrachi e a Antonio Comi abbiamo dovuto prendere questa decisione: mi dispiace per Mihajlovic, ma sono contento per Mazzarri perché è un allenatore a cui pensavo dal 2007".
Cairo ha poi raccontato i dettagli di quell'incontro di più di dieci anni fa. "Nel giugno 2007 ci incontrammo, rimanemmo insieme fino alle 2 del mattino ma il mister aveva già preso un impegno e quindi non potei prenderlo. Finalmente ci sono riuscito. Chi è Mazzarri lo conoscete, sapete bene cosa ha fatto. La Promozione con il Livorno, le salvezze con la Reggina di cui una partendo con il macigno della penalizzazione di 15 punti. Poi la Sampdoria, poi il grande lavoro fatto a Napoli. Ho rivisto le rose del Napoli di quegli anni e devo dire che il mister ha fatto un lavoro straordinario. Per me è un sogno che si realizza avere Mazzarri".
Cairo ha poi rivelato che ci furono dei contatti con Mazzarri anche nel 2016, prima che venisse scelto Mihajlovic. “Vedevo il mister dall’esterno e trovavo una persona totalmente determinata che aveva in testa l’obiettivo di portare la squadra a fare risultato. Io lo conobbi in quanto, vedendo quanto aveva fato a Regio, mi sarebbe piaciuto portarlo a Torino. Poi non è successo. Ho visto una persona molto attenta al dettaglio e sono quelli che fanno la differenza in questo calcio di grande preparazione, in cui si sa tutto di tutti. Pur non conoscendolo bene, vedevo un essere umano totalmente finalizzato al far bene e vincere. Ci sono stati contatti anche prima che prendessimo Mihajlovic”.
Cairo, ai microfoni di Sky, ha poi parlato anche degli obiettivi del Torino. "Obiettivo Europa? Guardiamo partita per partita, non dobbiamo pensare ad altro. Vogliamo giocare bene e fare bene giorno dopo giorno e alla fine conteremo i nostri punti. Non diamoci obiettivi immediati, anche per scaramanzia, visto che negli ultimi tempi non ha portato fortuna".
Poi sul mercato. "Il mercato? Ho detto al mister di guardare bene la rosa e di valutare se tutti i giocatori saranno adatti a lui, poi guarderemo se e dove intervenire, magari mandando anche qualcuno a giocare altrove. Il rapporto con Mihajlovic? Non si è mai incrinato, non sono venuti i risultati e per questo abbiamo deciso di guardare. Faccio l'in bocca al lupo a Sinisa.
Cairo è poi tornato sull'arbitraggio di Doveri nell'ultimo derby. "Il VAR? Penso benissimo anche se ultimamente ci ha penalizzato. Consente all'arbitro di poter avere un ausilio tecnologico per vedere meglio. Doveri ha sbagliato ma non importa, penso sempre alla buona fede del direttore di gara. Non giriamo il coltello nella piaga. Belotti? Penso che abbia avuto una stagione non fortunata fino a questo momento ma lo vedo voglioso di rifarsi e credo che Mazzarri possa fare bene con lui. Non pensiamo solo a lui, tornerà importante e va lasciato tranquillo. La cosa importante è fare i tre punti. Napoli o Juve? In Coppa contro i bianconeri non è stata una partita dove si sono viste grandi cose. Sarà un testa a testa fino alla fine, gli azzurri giocano molto bene e sarà un bel campionato, molto divertente. Il calcio italiano sta tornando avvincente. Le gare durante le feste? Mi sono battuto per questo in Lega, la gente è più libera ed è giusto dare loro l'opportunità di andare allo stadio. È stata una scelta giusta e spero che anche in futuro si possa continuare".